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Dieci milioni da Banca Tema per le aziende del biodistretto

Accordo fra Biodistretto della Maremma e Banca Tema: 10 milioni di euro dalla banca a disposizione delle aziende
Il sindaco firma l'accordo con Banca Tema: sa sinistra Michele Angeli, Vivarelli Colonna, Fabio Becherini e Maurizio Sonno di Banca Tema
Il sindaco firma l’accordo con Banca Tema: sa sinistra Michele Angeli, Vivarelli Colonna, Fabio Becherini e Maurizio Sonno di Banca Tema

GROSSETO. Dieci milioni di euro da Banca Tema per le aziende del Distretto Biologico della Maremma che riunisce, al momento, i territori di sette Comuni.

Dopo il lancio del nuovo sito web, è stato siglato dal presidente del Distretto Biologico della Maremma Antonfrancesco Vivarelli Colonna l’accordo quadro con Banca Tema, che impegna le parti nell’individuazione e nello sviluppo di un portafoglio di programmi e imprese comuni.

Un plafond bancario di 10 milioni di euro nato per venire incontro alle esigenze delle imprese territoriali associate al distretto, che potranno dunque beneficiare di interventi finanziari mirati.

Un gesto importante che testimonia ancora una volta, non soltanto un’attenzione particolare da parte di Banca Tema per Grosseto, ma anche e soprattutto per lo sviluppo della rete che costituisce il territorio del distretto.

Le azioni finanziabili con i 10 milioni

Lotta agli incendi, alla siccità, alla desertificazione, finanziamenti alle aziende agricole che vogliono realizzare impianti fotovoltaici sui tetti di immobili rurali, protezione delle produzioni agricole, prevenzione dei danni da predatori e animali selvatici e finanziamenti per le aziende agricole che avviano il percorso di transizione verso il biologico: sono soltanto alcune delle azioni alle quali ha pensato Banca Tema.

A ciò si aggiunga anche un occhio di riguardo verso coloro che hanno meno di 41 anni e verso le aziende che hanno già ricevuto una certificazione.

L’impegno di Banca Tema non si è voluto fermare qui. La stessa intende collaborare anche nel favorire il superamento della crisi aziendale.

A tal fine, è stato costituito un fondo di solidarietà di 500mila euro da erogare, a condizioni particolarmente vantaggiose, nel caso in cui si verifichi un lutto o una calamità naturale che vada a colpire l’azienda agricola.

Azioni importanti che testimoniano l’incidenza di Banca Tema sul settore agricolo. Basti pensare che il 25% dei crediti erogati dalla banca nel mondo imprenditoriale sia devoluto al settore agricoltura. Una percentuale forte che supera di gran lunga quella nazionale, pari al 2%.

Un accordo fatto in pochi giorni

«A pochi giorni dal riconoscimento regionale, siamo oggi qui a festeggiare un altro traguardo importante, grazie a un istituto di credito dal calibro di Banca Tema – commenta il presidente del Distretto Biologico della Maremma Antonfrancesco Vivarelli Colonna – . I miei ringraziamenti non possono non andare al direttore Fabio Becherini e al responsabile dell’ufficio agricoltura Maurizio Sonno, per la tempestività con la quale sono riusciti a creare un plafond ricco e innovativo a disposizione degli associati».

Viva soddisfazione anche da parte del direttore generale di Banca Tema, Fabio Becherini: «Siamo molto contenti di questa giornata – commenta -. Il distretto sta muovendo i suoi primi passi e lo sta facendo insieme alla nostra Banca».

Fabio Becherini firma l'accordo con il Distretto Biologico
Fabio Becherini firma l’accordo con il Distretto Biologico

«Le oltre 1300 imprese locali che si assoceranno – aggiunge Becherini -, potranno beneficiare di una serie di interventi volti a sostenere le loro attività ordinarie, ma anche il processo di conversione al biologico. Un ringraziamento al presidente Vivarelli Colonna e al Comune di Grosseto in qualità di Ente capofila che ci hanno permesso di essere la prima banca presente in questa operazione».

«Il nostro obiettivo – spiega Maurizio Sonno, responsabile dell’ufficio agricoltura di Banca Tema – è stato quello di dare al distretto biologico un’altra arma nel rispondere alla domanda “perché associarsi?”. Ecco, con una convenzione così offriamo un’opportunità economica alla quale le aziende che non fanno parte del distretto non possono accedere. Quindi la domanda è: “perché non associarsi?”».

Un distretto che può crescere

Al momento il Distretto biologico della Maremma comprende solo 7 dei 28 Comuni della Provincia. E le polemiche non sono mancate per quelli che sono rimasti fuori. Ma il sindaco stempera le polemiche.

«La scelta è stata quella di non fare il passo più lungo della gamba, tenendo insieme un territorio contiguo, partendo dal mare e andando nel primo entroterra. Si tratta infatti di un Peti (Progetto Economico Territoriale Integrato). Ma questo non esclude che il distretto possa essere ampliato con altri Comuni o che si possano fare accordi di partnership. Siamo favorevolissimi a una crescita».

I sette Comuni del Distretto Biologico e la Sau (superficie agricola utilizzata)
I sette Comuni del Distretto Biologico e la Sau (superficie agricola utilizzata)

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