GROSSETO. La naturalezza di Alessandro Bigozzi torna con un nuovo iconico singolo. Tornano anche i suoi sogni e i suoi mondi, con una nota di ritmo in più questa volta. Fenice, il suo nuovo singolo disponibile anche su Spotify, ha anche un video Youtube dedicato. La canzone parla di rinascita ed esce dallo scrigno degli affetti personali del giovane cantautore per abbracciare tutti: è un inno da condividere e, perché no, anche ballare.
In poco tempo Fenice è già il brano più ascoltato di Bigozzi su Spotify.
Nato da un sogno
L’idea, e quindi la canzone, nasce da un sogno di Alessandro. «Un sogno in cui c’era mia nonna – racconta – venuta a mancare nel 2020, ero molto legato a lei. Non ricordo se c’era anche mio nonno, ma ricordo che in quel sogno la nonna mi diceva di andare a Venezia».

Il titolo”Fenice” compare all’inizio e non si stacca mai, col suo colore rosso e la sua simbologia, dalla clip girata dall’amico Francesco Nisi. «Sono molto legato alla mitologia classica – dice Bigozzi – la fenice rinasce dalle proprie ceneri. Il gran teatro la Fenice poi è il più prestigioso della città di Venezia, che si è rivelata la meta giusta per questa canzone già in cantiere da tempo».

Il colore rosso, uno dei punti focali del lavoro, è stato scelto da Bigozzi come quello che meglio poteva rappresentare tutta la canzone. In altri suoi video altre sono state le tonalità ricorrenti, dal bianco all’arancione: questa volta però ha vinto l’immediatezza di uno dei tre colori primari. «Ho avvertito istintivamente che dovesse essere usato questo colore. Volevo che si creasse appunto un filo rosso che percorresse tutto il video – racconta – Il rosso rimanda all’amore e alla passione, ma in questo caso anche alla forza della rinascita».
Il video tra Castiglione della Pescaia e piazza San Marco
Il video di “Fenice” è il primo che Bigozzi realizza con la sola compagnia di Nisi. Partiti in macchina da Grosseto, hanno avuto modo di girare anche in piazza San Marco. Nel video si mostra tutta vuota e silenziosa, perché le riprese sono state fatte (volutamente) subito dopo la sveglia delle 5. La clip non segue una storia precisa, ma punta soprattutto al coinvolgimento anche con la danza.
Alla parte ballata sulla spiaggia (del bagno le Cannucce, Castiglione della Pescaia) ha partecipato la scuola “Arte Danza” diretta da Alessandra Taviani, la mamma di Alessandro.
Nel video anche l’amica Ilenia Garofalo. «Ilenia è una ragazza grossetana e una mia cara amica – racconta Bigozzi – Ho voluto coinvolgerla perché, oltre ad essere bellissima, nel 2019 ha subito un bruttissimo incidente, e per me rappresenta un fantastico esempio di rinascita, elegante e resiliente è una vera fenice».
Una canzone inno alla rinascita
Il singolo, prodotto da Alex Marton, è dedicato al periodo che l’Italia e il mondo in generale stanno vivendo, ma Alessandro non ha mai abbandonato il punto di contatto con i suoi affetti più cari. «È pensata per tutti, vorrei fosse una sorta di inno alla vita, anche per questo il ritmo è diverso dalle precedenti che ho scritto e musicato: è più ballabile – racconta – L’altra mia nonna, Gianna, (paterna) mi disse “Ti prometto che se fai una canzone ballabile una volta che ritorno la ballo anche io”, direi che la canzone fa onore anche alla sua promessa».

Il testo porta legata a sé una musica leggera e orecchiabile, senza comunque lasciare da parte i contenuti, che toccano appunto un po’ tutti.
La canzone varia dalle solite corde toccate da Bigozzi. Fenice, con influenze urban, raggruppa un mix di stili che forse Alessandro qualche anno fa non sentiva molto suoi. Ora però, inaugurata una nuova fase di sperimentazione, è pronto ad uscire da quella che chiama la sua “comfort zone”, giocando con nuove sonorità. «Testo e musica di Fenice, li ho comunque scritti io – precisa Alessandro – mi riconosco in questo stile decisamene più ballabile. Sento che ora il mio percorso musicale possa passare anche per questa fase di sperimentazione». La sua attitudine a comporre e produrre lui stesso la propria musica, potrà sicuramente aiutarlo in questo suo processo di scoperta di nuove sonorità.
Il “dopo Fenice”
La notte per Alessandro è il periodo migliore della giornata per la creazione, dove il silenzio si colora con la musica che esce dagli strumenti. Ora la sua concentrazione si focalizza sullo studio e sul lavoro che svolge nei poli museali di Scarlino e Populonia, ma molti inediti preparati nelle giornate e nelle notti calme, sono già pronti. «Mi piacerebbe sottoporre a qualche casa discografica il mio progetto artistico, che ora è delineato – conclude Alessandro – e magari riuscire a stringere qualche collaborazione. Sono soddisfatto del lavoro fatto finora, poi se diverrà il lavoro della mia vita questo non lo so, ma il fatto di avere questa passione come compagna di vita, è per me una grande forza, la musica è una grande amica».


Nato a Grosseto, pare abbia scelto quasi da subito di fare l’astronauta, poi qualcosa deve essere cambiato. Pallino fisso, invece, è sempre rimasto quello della scrittura. In redazione mi hanno offerto una sedia che a volte assomiglia all’Apollo 11. Qui scrivo, e scopro.
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