GROSSETO. I ricoverati per Covid sono da settimane sotto i 10 in malattie infettive, a Grosseto, la mortalità è scesa, ma la circolazione del virus non accenna a diminuire. Lo dimostra il tasso di positività, in aumento da alcuni giorni e schizzato oggi, 17 giugno, al 27.9 %.
Una cifra che non si vedeva dai picchi pandemici della seconda, terza e quarta ondata. Dunque le persone continuano a infettarsi e ammalarsi, anche se con le tre dosi di vaccino e la minore aggressività delle ultime varianti, con la BA 5 – Omicron 5 (l’ultima sottovariante di Omicron) stimata dall’Istituto superiore di sanità al 23%, l’ospedalizzazione e la mortalità sono scese.
A diminuire sono anche i tamponi, che oscillano tra 400 e 500, dato che il decreto legge 70/2022 ha introdotto nuove regole per la quarantena e la sorveglianza, ma soprattutto ha portato alla progressiva abolizione del green pass.
I numeri assoluti, quindi, sono lontani dalle cifre a due zeri dei test effettuati quotidianamente nei mesi scorsi, ma la percentuale dei contagi delinea uno scenario per niente rassicurante, data anche l’altissima contagiosità della sottovariante Omicron 5.
Nencioni: «Preoccupa la diffusione del virus tra gli anziani, che sono più a rischio di ricovero»
A mettere in allarme i medici ospedalieri è la diffusione del virus tra gli over 65, che anche oggi sono poco meno del 30% dei nuovi positivi. È in questa fascia, infatti, che si concentra la maggior parte delle persone fragili, quindi a maggior rischio di ospedalizzazione.

«Anche se non si vedono più i quadri di polmonite che abbiamo visto nelle prime fasi del Covid, i soggetti fragili restano a rischio», spiega Cesira Nencioni, direttrice delle malattie infettive dell’ospedale di Grosseto.
«Omicron 5 è, indubbiamente, meno grave sul piano clinico, ma presenta una elevatissima contagiosità, tanto che anche le persone che hanno avuto il Covid, possono reinfettarsi anche a breve distanza.
Quindi è fondamentale monitore l’andamento dei tamponi e dei contagi, ma anche dei decessi e dei ricoveri, sia in malattie infettive che in terapia intensiva», aggiunge Nencioni.
18 posti letto sempre operativi nel reparto Covid
Al momento, all’ospedale di Grosseto, resta aperto il reparto di malattie infettive Covid con 18 posti letto, mentre la terapia intensiva è da tempo a zero ricoveri, ma pronta nel caso a essere riattivata.
L’area medica comprende anche la cosiddetta “bolla plurispecialistica” dove vengono ricoverati i pazienti “Covid per caso”.
Cosa succederà in autunno?
Per la dottoressa Nencioni, è difficile fare previsioni. «Come ho ripetuto in diverse occasioni, questo virus ci ha sorpreso ormai troppe volte. E continua a farlo. Due settimane fa, i ricoveri nel mio reparto erano scesi a 6 e già si intravedeva la speranza di arrivare a zero. Invece, in un fine settimana sono raddoppiati».
Purtroppo non siamo fuori dalla pandemia, né siamo in grado di prevedere cosa succederà nel medio e nel lungo periodo. Il virus circola ancora molto e dal mio punto di vista di medico, ritengo opportuno continuare a usare le mascherine in determinati contesti al chiuso, oltre quello che prevede il nuovo decreto ministeriale.
Anche perché il vaccino copre dal rischio dell’aggravamento della malattia nei positivi, ma non preserva del tutto dal contagio», conclude Nencioni.
Intanto, l’Agenzia europea del farmaco ha avviato la revisione dei dati sul nuovo vaccino anti-Covid che Pfizer sta mettendo a punto contro le varianti del Covid. Sarà questo il siero della quarta dose, che con tutta probabilità verrà utilizzato per la prossima campagna vaccinale.
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Redattrice di MaremmaOggi. Laurea in Lettere moderne, giornalista dal 1995. Dopo 20 anni di ufficio stampa e altre esperienze nel campo dell’informazione, sono tornata alle "origini" prima sulla carta stampata, poi sulle pagine di MaremmaOggi. Maremma Oggi il giornale on line della Maremma Toscana - #UniciComeLaMaremma
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