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Corsi di formazione mai avvenuti: blitz in 15 aziende

Perquisizioni della guardia di finanza anche a Grosseto e provincia: avrebbero indebitamente compensato crediti formativi finanziati con il Pnrr senza però organizzare le lezioni. 279 denunce in tutta Italia
Una pattuglia della guardia di finanza

GROSSETO. Corsi di formazione, le cui spese sarebbero state compensate con i crediti formativi del Pnrr che però non sarebbero mai avvenute. Arriva anche in Maremma, a Grosseto e in provincia, l’inchiesta della guardia di finanza coordinata dalla procura di Salerno che ha portato alla denuncia, in tutta Italia, di 279 persone

Nella nostra provincia, sono 15 le aziende finite nel mirino delle fiamme gialle: 13 a Grosseto, due in provincia. 

274 aziende coinvolte in tutta Italia

Sono oltre 100 gli uomini impegnati in tutta Italia nella maxi operazione, coordinata dalla guardia di finanza di Agropoli e dal comando provinciale di Salerno che ha portato alla denuncia di 279 persone e al sequestro di 57 milioni di euro: gli indagati sono ritenuti responsabili, a vario titolo, di associazione per delinquere, di emissione di fatture per operazioni inesistenti, di indebita compensazione di crediti di imposta e di autoriciclaggio.

Le indagini hanno permesso di scoprire che tra il 2020 e il 2021 l’organizzazione criminale, di base a Cicerale, nel Cilento, in provincia di Salerno, grazie a una fitta rete di procacciatori individuava le aziende, sparse su tutto il territorio nazionale, intenzionate a beneficiare del credito di imposta per la formazione dei dipendenti. L’organizzazione forniva poi alle aziende la documentazione relativa alle ore di formazione, in realtà mai avvenute.

Successivamente, grazie ad alcuni delegati sindacali, venivano redatti falsi contratti collettivi aziendali – utilizzando anche marche da bollo contraffatte – in modo da attestare i costi sostenuti dalle aziende per i falsi corsi di formazione, che venivano immediatamente compensati con il credito d’imposta.

Sequestrati 57 milioni di euro

La guardia di finanza ha sequestrato 57 milioni di euro. I responsabili della società, con sede a Cierale, predisponevano i piani, con ore di lezione, registri ed altri dettagli che erano ovviamente falsi e che i dipendenti delle società che aveva deciso di aderire avrebbero dovuto attestare come realmente eseguiti.

Di qui poi l’intervento di delegati sindacali compiacenti e di alcuni professionisti: i primi redigevano contratti collettivi con marche da bollo false per attestare l’avvenuta formazione e i secondi  provvedevano a rilasciare alle imprese le asseverazioni relative al credito d’imposta.

Il tutto per un beneficio economico di 57 milioni di euro complessivi.

 

 

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