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Cordolo pericoloso in città, già cinque cadute

Il cordolo posizionato in prossimità della curva che da via Risorgimento scende per via Fratti ha già causato alcune cadute, l’ultima mercoledì
I soccorsi alla donna caduta sul cordolo giallo
I soccorsi alla donna caduta sul cordolo giallo

MASSA MARITTIMA. Un cordolo pericoloso, che causa incidenti ai pedoni. Un nuovo episodio riporta alla cronaca il “cordolo” giallo che tanto ha fatto discutere la cittadina di Massa Marittima.

Mercoledì 24 un’altra persona è caduta inciampando nel delimitatore posizionato in prossimità della curva che da via Risorgimento scende per via Fratti. Si tratta di una donna che purtroppo ha riportato la frattura di una spalla oltre a varie contusioni ed escoriazioni al volto.

Era appena uscita da un negozio nelle vicinanze ed ha inciampato nel delimitatore messo dal Comune con il duplice scopo di delimitare la presenza di pedoni in una strada senza marciapiede e permettere ai mezzi in transito di allargare la loro traiettoria per affrontare la curva che scende  verso la piazza principale della città.

Erano già accaduti nei mesi scorsi altri incidenti del genere ed i cittadini non avevano esitato a segnalare anche via social il pericolo che determinava il posizionamento del “cordolo” proprio a ridosso degli ingressi dei negozi.

Da parte dell’Amministrazione comunale la certezza della necessità di quella striscia riconosciuta a norma dal Codice della strada che risponde puntualmente alle esigenze che si sono venute a creare con l’aumento del traffico veicolare, dall’altra i cittadini che ne sostengono la pericolosità per i pedoni.

I vigili urbani sul luogo della caduta
I vigili urbani sul luogo della caduta

Da quando è stata posizionata, ci dicono i commercianti che si trovano lì vicino, sono almeno cinque le persone soccorse in seguito alle cadute.

Certo è che fare i conti in modo che tornino, tenendo conto che le strade di una cittadina medievale non sono certo adatte ad un traffico di mezzi a motore di gran lunga più grandi dei carri di una volta, non sarà facile.

L’opposizione: «Colpa del Comune»

«I delimitatori colpiscono ancora – scrivono  Daniele Gasperi del Pci e Daniele Brogi per la Lega – e questa volta è un’anziana signora che resta coinvolta riportando nella rovinosa caduta ferite alla testa».

«Ed è il quinto incidente che avviene in pochi mesi dalla loro installazione che doveva servire a mettere in sicurezza i pedoni ma che nella realtà sono diventati inciampi ed ostacoli che hanno causato numerosi incidenti ad anziani e a chi evidentemente aveva problemi di deambulazione. Di questo la responsabilità ricade tutta sul Comune che è rimasto sordo alle segnalazioni e alle sollecitazioni che anche noi abbiamo fatto in varie occasioni».

«Quei delimitatori sono un pericolo e lo dimostrano i cittadini con le loro cadute, quindi ci chiediamo che cosa si aspetta ad intervenire per risolvere una situazione che non porta a nulla se non a rovinose cadute».

L'ambulanza sul posto
L’ambulanza sul posto

«Inoltre è anche chiaro che le auto le sormontano ed anche per questi mezzi o per un velocipede o una moto possono rappresentare elementi che potrebbero portare potenzialmente a causare incidenti».

«Quando si fanno errori come questo sarebbe il caso di intervenire e ritornare sui propri passi – concludono Gasperi e Brogi – e questo deve fare l’amministrazione anche se vi è una copertura assicurativa e gli eventuali danni richiesti potrebbero quindi trovare una liquidazione in questo strumento, almeno sino a quando l’assicurazione sarà disponibile e non si opporrà ad un evidente vizio causato dall’amministrazione che l’ha installati».

Il sindaco: «Messo dopo una petizione»

Il cordolo è stato messo dopo una petizione da parte di chi vive in quella via, perché era pericoloso uscire di casa e ritrovarsi le auto addosso.

«Abbiamo dato una risposta a numerose richieste – spiega il sindaco, Marcello Giuntini – e ora da quel punto di vista le cose vanno assai meglio. Mi dispiace per le persone che sono cadute, ma ci sono segnali chiari che indicano la zona dova camminar. Mi auguro che piano piano le persone ci facciano l’abitudine, a nostro avviso quel tratto di strada adesso è più sicuro».

 

 

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