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Sanità, la Cgil verso lo stato di agitazione

La Asl sotto attacco anche di Coraggio Italia per la segnalazione di presunte pressioni sui medici perché “risparmino” sui farmaci
L'ospedale Sant'Andrea di Massa Marittima
L’ingresso dell’ospedale di Massa Marittima

MASSA MARITTIMA. Giorni duri per la Asl sudest, sotto il tiro incrociato della Cgil e dei deputati di Coraggio Italia: per la gestione della sanità sulle Colline Metallifere la prima, per presunte pressioni sui medici affinché “risparmino sui farmaci”, i secondi.

Ieri, 14 aprile, alcuni attivisti del Sindacato pensionati (spi) e della Funzione pubblica (Fp) della Cgil hanno organizzato un volantinaggio davanti all’ospedale di Massa marittima e al Distretto sociosanitario di Follonica, per informare i cittadini rispetto ai tanti problemi che assillano i due punti di erogazione dei servizi sanitari. 

«Problemi che abbiamo costantemente sottoposto all’attenzione dell’Azienda – spiegano Spi e Fp Cgil – con proteste formali che sono rimaste senza risposta e non sono state seguite da nessuna azione concreta, mentre gli aspetti critici, nel tempo, si sono accumulati. 

«Non abbiamo alcuna intenzione di lasciar correre. Sollecitare i cittadini e informarli fa parte del nostro compito di sindacato ed è importante che da parte della popolazione ci sia condivisione su una battaglia tanto importante per la qualità della vita di tutti quanti. Non molleremo -aggiunge il sindacato – finché non saranno risolti i problemi che da troppo tempo continuiamo inascoltati a denunciare». In sintesi si avvicina lo stato di agitazione da parte della Cgil.

A Follonica e Massa Marittima, pronto soccorso in sofferenza

«A Follonica, come è noto, il punto di primo soccorso di viale Europa, unico riferimento per i 21.000 abitanti cui in estate si aggiungono 100.000 turisti, è in sofferenza per le difficoltà a garantire la continuità assistenziale con una guardia medica e turistica costantemente sottodimensionata in termini di personale e di mezzi», scrive la Cgil.

«Oltre al punto di primo soccorso, anche il centro sociosanitario e la Casa di comunità non garantiscono i servizi che dovrebbero, costringendo i follonichesi a rivolgersi alle strutture sanitarie di Massa Marittima e Grosseto. Un problema che è stato più volte segnalato dalla Cgil, chiedendo all’azienda sanitaria di organizzare meglio i servizi territoriali.

«Su Massa Marittima, invece, il problema riguarda l’organizzazione e le dotazioni del pronto soccorso ospedaliero, il personale sanitario carente nei diversi reparti, il rinnovo delle attrezzature tecnologiche e, più in generale, la definizione puntuale del futuro assetto dell’ospedale Sant’Andrea e dei suoi reparti.

Coraggio Italia: «la Asl smentisca su presunte pressioni sui medici per risparmiare sui farmaci»

Se le segnalazioni fossero confermate sarebbe gravissimo. Ed è per questo che i deputati di Coraggio Italia, Elisabetta Ripani e Stefano Mugnai, hanno chiesto spiegazioni al direttore generale della Asl, Antonio D’Urso. I due parlamentari hanno ricevuto «insistenti e preoccupanti segnalazioni dall’ambito ospedaliero – scrivono -secondo le quali alcune direzioni abbiano infatti ricevuto indicazione di “tagliare” su farmaci e cure in un’ottica di risparmio, paventando un rischio di licenziamento per i medici stessi nonché un pressing psicologico intollerabile per i professionisti».

« Affermazioni che non vogliamo credere veritiere a priori e per cui, a fronte di numerose sollecitazioni, riteniamo opportuna un’approfondita verifica e una spiegazione da chi di competenza», aggiungono Ripani e Mugnai. 

«Se tali segnalazioni si rivelassero veritiere anche solo parzialmente, si configurerebbe un ulteriore “giro di vite” sui sanitari, già stremati, aggravando l’emorragia di personale nell’ambito ospedaliero e mettendo a rischio i servizi per i pazienti», scrivono i deputati di Coraggio Italia. Confidando naturalmente sulla falsa origine di tali voci, riteniamo urgente che la situazione venga quanto prima smentita e chiarita dal Dg D’Urso con argomentazioni che siano sufficienti a tranquillizzare cittadini e operatori», concludono.

 

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