Contro il bullismo a ritmo di rap. Video e foto | MaremmaOggi Skip to content

Contro il bullismo a ritmo di rap. Video e foto

Bambini e ragazzi in piazza, con un flash mob “sincronizzato”, in tutti i comuni della provincia
Un momento del flashmob al parco di via Giotto
Un momento del flashmob al parco di via Giotto

GROSSETO. Al velodromo di via Giotto, questa mattina, 7 gennaio, c’erano tanti bambini e ragazzi degli istituti cittadini e della scuola di Paganico.

Tutti con una maglietta bianca e una scritta contro il bullismo. Insieme a loro, familiari e insegnanti, le autorità cittadine, a partire dalla prefetta, Paola Berardino, rappresentanti delle istituzioni e delle forze dell’ordine.

Intorno alle 11, il flash mob, le mani al cielo e le coreografie, per ricordare la giornata mondiale contro il bullismo e il cyberbullismo, che ricorre, appunto, il 7 febbraio.

Stessa cosa in quasi tutti i comuni della Maremma, con le scuole elementari e medie che hanno aderito alla rete BullOut “sincronizzate” per manifestare il loro dissenso contro un fenomeno tanto odioso, quanto pericoloso.

LE FOTO

IL VIDEO

 

 
 
 
 
 
Visualizza questo post su Instagram
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

 

Un post condiviso da MaremmaOggi (@maremmaoggi)

 

A Pitigliano, balli e canzoni rap

Il freddo intenso non ha scoraggiato i bambini e i ragazzi dell’Istituto comprensivo di Pitigliano, che si sono ritrovati nella piazza davanti al comune per il loro flash mob. In questa occasione, gli alunni della quinta elementare hanno cantato un Rap che loro stessi hanno composto con l’auto della loro maestra. Mentre i bambini della pima si sono esibiti in una coreografia realizzata dagli alunni della seconda, sulle note del brano “Pare” del rapper milanese Ghali. 

IL VIDEO

Barbi (Coeso): «Segnalatici episodi di bullismo»

In via Giotto a Grosseto, c’era anche Tania Barbi, direttrice del Coeso-Sds. «Insieme all’Asl e alla Regione Toscana, i nostri professionisti lavorano ogni giorno per fornire a genitori, insegnanti, educatori gli strumenti per supportare chi è vittima o agisce bullismo», ha detto.

«Il lavoro di contrasto alla violenza, reale o virtuale, va avviato sin dalla più tenera età. Per questo, è importante che siano proprio gli studenti i protagonisti attivi di percorsi di sensibilizzazione e promozione di comportamenti diversi, incentrati sul rispetto e sull’accoglienza. La modalità di rete, che unisce competenze diverse, è la più adatta per fronteggiare con strumenti nuovi un fenomeno antico che ricorrere, oggi, a tecnologie moderne», aggiunge Barbi.

«Necessaria anche la sensibilizzazione degli adulti perché sappiano cosa fare e a chi rivolgersi in caso di un episodio presunto di bullismo. Segnalare questi fatti, oltre che un compito morale, è un dovere giuridico e per questo è fondamentale la presenza delle forze dell’ordine nella rete territoriale».

Contattare la rete in caso di bisogno

Contro il bullismo, occorrono il supporto e il confronto con figure professionalmente preparate a fronteggiare il fenomeno. Se c’è anche solo il sospetto di un caso, è possibile contattare la rete alla mail b.bugelli@coesoareagr.it o chiamare il numero 3351664027.

Riproduzione riservata ©

Condividi su

Articoli correlati