Il pane costa poco, la farina troppo. La ricetta di Cna | MaremmaOggi Skip to content

Il pane costa poco, la farina troppo. La ricetta di Cna

Il costo del pane è fermo da aprile 2020, la farina aumenta di settimana in settimana e arriverà a un più 40% entro febbraio
Andrea Montomoli, presidente dell’unione Panificatori e Dolciari di Cna Grosseto

GROSSETO. Il prezzo del pane è fermo da quasi due anni, quello della farina cresce settimana dopo settimana. E i conti ai panificatori non tornano più.

C’è quindi un impegno ad avviare attività di consulenza per individuare tariffe più convenienti per l’energia elettrica e l’intento di creare una rete di imprese per riuscire ad acquistare le materie prime a costi più vantaggiosi. Sono queste le decisioni prese nel corso della riunione dei Panificatori e Dolciari associati a Cna, che si è tenuta nei giorni scorsi nella sede dell’associazione grossetana degli artigiani e della piccola e media impresa e che ha visto anche la presenza del presidente regionale del settore Andrea Panchetti.

«Il prezzo del pane – spiega Andrea Montomoli, presidente dell’unione Panificatori e Dolciari di Cna Grosseto – è fermo ad aprile 2020, mentre i costi delle materie prime e dell’energia hanno visto una crescita esponenziale negli ultimi mesi. Da qui la necessità di confrontarsi con gli operatori del settore per individuare delle strategie comuni e delle soluzioni».

Sono molti, infatti, i costi che incidono sui margini di guadagno delle imprese del settore, come è stato dimostrato, nel corso dell’incontro, dalla responsabile fiscale di Cna Grosseto Cristina Cesarini.

«Si tratta – spiega Cesarini – del costo della farina e delle materie prime in generale, delle tariffe dell’energia elettrica, dei prezzi dei carburanti e del costo della carta e degli altri materiali usati per il confezionamento». Beni indispensabili per le aziende che producono pane e dolci; per questo la serie di aumenti registrati ha ridotto i margini di utile per tutti i produttori.

Il costo della farina aumenterà del 40% nei prossimi mesi

«Si prevede – continua Montomoli – che l’aumento del costo della farina raggiunga il 40% nei mesi di gennaio/febbraio rispetto a maggio 2020, determinando quindi un calo nei guadagni sempre più pesante da sopportare per le nostre imprese».

I Panificatori e i Dolciari di Cna hanno deciso di correre ai ripari

«Abbiamo stabilito – aggiungono da Cna Grosseto – di avviare con i consulenti di Cna una serie di verifiche e confronti con i fornitori di energia elettrica per sottoscrivere contratti  più vantaggiosi per gli artigiani e le piccole imprese del settore; inoltre, nelle prossime settimane, procederemo con la costituzione di una rete di imprese in grado di contrattare maggiormente sui costi delle materie prime, indispensabili per la produzione del pane e degli altri prodotti dolciari e sostenere in questo modo un settore produttivo importantissimo per il comparto alimentare e che rappresenta anche una produzione tipica della nostra regione».

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