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Cieco torna a vedere grazie al dott. grossetano

Nell’equipe che ha effettuato l’autotrapianto di cornea a un paziente di 83 anni c’è l’oculista Vincenzo Sarnicola: è la prima operazione del genere al mondo
Vincenzo Sarnicola
Il dottor Vincenzo Sarnicola

GROSSETO. Un paziente di 83 anni ha riacquisito la vista all’ospedale le Molinette di Torino. Nell’equipe che ha fatto il miracolo c’è l’oculista grossetano Vincenzo Sarnicola.

L’uomo era totalmente cieco per due diverse patologie, e grazie all‘autotrapianto ha riacquisito parzialmente la vista. «Quando mi sono risvegliato è stato come rinascere – ha detto – ho rivisto dopo anni il contorno della mia mano».

L’intervento del miracolo

È stato l’occhio destro a riacquistare la vista parzialmente con un autotrapianto di cornea a tutto spessore, dove sostanzialmente viene sostituita la cornea che ha perso la sua trasparenza con una sana che arrivava dalla Banca delle Cornea di Lucca, anche questo, un progetto del dottore grossetano.

L’intervento è stato eseguito prelevando dall’occhio sinistro la cornea e la superficie oculare in buona salute. La congiuntiva, la cornea e 2 millimetri di sclera sono stati prelevati in un unico pezzo e poi autotrapiantati nell’occhio destro del paziente che poi ha ripreso parzialmente la vista.

Presente anche Grosseto nell’equipe

«Abbiamo deciso di coinvolgere il professor Sarnicola – dice Reibaldi, direttore della clinica oculistica dove è stato fatto il trapianto – perché conosciuto nel mondo per aver proposto e realizzato tecniche alternative ai trapianti perforanti tradizionali».

Vincenzo Sarnicola è il medico grossetano presente all’operazione durata circa 4 ore, e non solo, visto che è il presidente della Società italiana della cornea e della staminalità e che collabora con il centro di conservazione di cornee lucchese.

È la prima volta al mondo che un uomo riesce a riprendere la vista, «la vera novità consiste nell’aver allargato il trapianto corneale – dice Sarnicola – all’intera superficie oculare, ai tessuti congiuntivo-sclerali, che hanno un ruolo fondamentale nel permettere il successo del trapianto in condizioni particolari».

«Orgogliosi dei professionisti del nostro sistema sanitario – dice Eugenio Giani, presidente della Regione toscana – che ogni giorno innovano procedure e tecnologie per cure sempre migliori».

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