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Le ceramiche di Roberto conquistano il mondo

Polidori è stato inserito nella guida Homo Faber (l’equivalente della Michelin per i ristoranti). Una singolarità in Maremma: ha iniziato a Pitigliano con il suo laboratorio, nel 1977
Roberto Polidori ceramista, ceramiche Polidori
Roberto Polidori

PITIGLIANO. Se la guida Michelin tiene traccia dei migliori ristoranti, quella di Homo Faber segnala i migliori artigiani di tutto il mondo. Tra questi si è recentemente aggiunto il pitiglianese Roberto Polidori.

Una “laurea” che arriva dall’impegno profuso nell’arte ceramica dal 1977, anno dell’apertura della sua bottega artigiana, embrione di quelle che oggi sono le “Ceramiche Polidori”. Per adesso a vantare la presenza nella guida, c’è solo lui in Maremma.

Cercando sul sito della guida curata dalla Michelangelo Foundation, infatti, guardando la mappa della provincia di Grosseto, c’è solo il suo come unico puntino rosso d’eccellenza.

L’autorevolezza della guida Homo Faber si sta appropriando di una caratura mondiale, già copre l’Europa e qualche altro paese estero, mentre la ricerca delle singolarità come Roberto Polidori sta continuando anche in altri stati.

Un mestiere costruito come le sue ceramiche

Roberto ha iniziato da solo, poco più che ventenne. E nel suo caso “avere un mestiere tra le mani” non è solo un modo di dire. Nel laboratorio Roberto utilizza proprio palmi e polpastrelli per creare la bellezza. «Quando ho cominciato, i laboratori di ceramisti in provincia erano tutti chiusi – ricorda – La tradizione di quest’arte che prima era amata anche in Maremma ha avuto la sua fine negli anni ’50».

Anche in Italia il settore ha conosciuto una crisi notevole e nel periodo di stagnazione economica del 2008, sono stati pochi quelli che hanno saputo reggere il colpo.

Roberto Polidori, ceramiche Polidori
Roberto Polidori al lavoro

Roberto arriva da una famiglia composta da commercianti e operai, anche se ha fatto studi in architettura. Al mondo della ceramica si è affacciato nel 1977 senza alcun punto di riferimento. Per trovarne qualcuno ha viaggiato tanto, alla ricerca dei consigli che i maestri rimasti in Italia e all’estero potevano dispensargli.

Tra i suoi mentori figurano nomi come il vicino Mario Pizzinelli e Romeo Rolli di Deruta.

«Volevo far rivivere la figura del vasaio, il ceramista è un mestiere antichissimo – dice Roberto – quando mi sono affacciato a questo mondo erano gli anni del dibattito culturale sull’arte totale».

All’improvviso, quindi, si trovò coinvolto dallo studio del costruire uno spazio che contenesse quel vuoto che l’arte voleva avvolgere. «L’utilità della brocca consiste nella sua capacità di contenere – precisa – Mi sembrava l’esatta metafora dell’umanità».

Se l’arte totale era al  centro del dibattito, era impossibile non avvicinarsi alla ceramica. Un’arte che contiene in sé scultura, pittura, modellazione, costruzione e narrazione insieme. «Una volta scoperta non me ne sono più allontanato» dice Roberto.

Ceramiche Polidori: Terra alla terra

La serie più antica delle ceramiche Polidori, quella più agganciata alla tradizione della Maremma è la collezione che ha come tema principale le foglie. «L’altro elemento naturalistico forte è rappresentato dalla colorazione – descrive Roberto – è tutta in terra, utilizzo terre di colore diverso che seleziono senza modificare, lo vedo io stesso dopo la cottura di che cromia sono. Le terre le trovo qui, nel territorio di Pitigliano».

Roberto Polidori ha cercato di crescere in questo mestiere legando le proprie creazioni ai complementi per la tavola. «Ma il ceramista e il vasaio per sopravvivere passano anche ai complementi d’arredo – racconta con un sorriso – Uno spazio, quello dell’arredo, che adesso si sta riaprendo a orizzonti interessanti. Lavoro costantemente sul miglioramento dei materiali e non nascondo che dia le sue buone soddisfazioni».

Così Roberto continua a produrre pezzi unici, nel suo laboratorio dove c’è anche un’antica bocca di fornace. Contribuendo a dare lustro a un’antica arte che, con il suo successo, onora tutta la Maremma.

Autore

  • Nato a Grosseto, pare abbia scelto quasi da subito di fare l’astronauta, poi qualcosa deve essere cambiato. Pallino fisso, invece, è sempre rimasto quello della scrittura. In redazione mi hanno offerto una sedia che a volte assomiglia all’Apollo 11. Qui scrivo, e scopro. Maremma Oggi il giornale on line della Maremma Toscana - #UniciComeLaMaremma

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