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Cavallerizza chiusa, restrizione solo per i cittadini

La lettera di Alessandro Vergni: «La chiusura rischia di produrre l’effetto opposto: scoraggiare i cittadini e incoraggiare i vandali a spostarsi in luoghi più accessibili»
La Cavallerizza appena ristrutturata
Il bastione della Cavallerizza

GROSSETO. Da Alessandro Vergni riceviamo questa lettera, che pubblichiamo integralmente. Il tema è la chiusura alle 17 della Cavallerizza, decisione presa nei giorni scorsi dal Comune.

Cavallerizza, dispiace avere una nuova restrizione

«Dispiace dover assistere ad una nuova restrizione. Questa volta non per il covid, ma per la violenza e l’imbecillità di alcuni. Capita infatti, a chi come me frequenta quotidianamente le Mura di Grosseto di arrivare nel pieno pomeriggio e trovare che il tratto del bastione Cavallerizza sia chiuso».

«Dalla stampa apprendo che tale provvedimento si è reso necessario per fare fronte ai recenti episodi di teppismo, scippi, aggressioni e atti di vandalismo. Le Mura negli ultimi anni sono tornate ad essere un monumento, l’unico monumento della nostra città – una delle poche in Italia con cinta murarie ancora interamente percorribili – frequentato dai grossetani».

«Il Comune negli ultimi anni ha investito, e continua a farlo, nel lavoro di prevenzione e valorizzazione. Grazie anche alla nuova illuminazione c’è gente che anche di sera ci va a correre, a camminare, i ragazzi vi si ritrovano e le famiglie ci portano i bambini. Basta poi chiedere, come mi è capitato di fare, alle persone che abitano le case che si affacciano su quella camminata come sia oggi la situazione: imparagonabile rispetto a prima – ti dicono – da quando sono state bonificate e da quando sono state installate le telecamere».

«Questo almeno fino a qualche giorno fa, fino a quando alcuni tristi episodi hanno fatto ripiombare nel buio questo giardino. E allora, per colpa di pochi, tutti gli altri cittadini, quelli che non dovrebbero aver motivo di temere alcunché, si vedono privati del loro diritto di vivere gli spazi di casa propria».

«Sì, perché le Mura sono la casa di noi grossetani, sono il nostro salotto pubblico. Forse, però, la chiusura dei cancelli alle 17, pur comprendendo la volontà di applicare il pugno di ferro da parte dell’Amministrazione, rischia di produrre l’effetto opposto: scoraggiare la presenza dei cittadini che vedono ora nel pieno del pomeriggio una barriera al loro percorso, e al tempo stesso incoraggiare i vandali a spostarsi in luoghi più accessibili dove continuare a fare i comodi loro».

«Evidentemente quanto messo in campo finora in maniera lodevole chiede oggi uno sforzo maggiore. Una proposta, ad esempio, potrebbe essere quella di prevedere una presenza costante delle forze dell’ordine, una presenza interforze magari, che aiuterebbe tanti a frequentare con maggiore fiducia questo luogo e che costituirebbe un deterrente verso i soliti ignoti».

«Le Mura sono nostre, goderne nella loro interezza è un nostro diritto. A maggior ragione adesso che Grosseto è candidata a Capitale della Cultura 2024. La saggezza popolare invita a chiudere i cancelli prima che scappino i buoi. Questo, invece, è il momento in cui è fondamentale che i cancelli restino aperti».


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