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Capalbio entra fra le Città dell’olio

Consegnata la bandiera alla giunta Chelini. Capalbio è il decimo comune in Maremma ad avere il riconoscimento
Capalbio Città dell'Olio
La consegna della bandiera di “Città dell’Olio” al Comune di Capalbio

CAPALBIO. Anche a Capalbio sventola la bandiera di Città dell’olio.

Nella giornata di mercoledì 16 marzo, alla presenza della giunta Chelini, del vicepresidente di Città dell’olio, Marcello Bonechi, del direttore, Antonio Balenzano, e del coordinatore regionale, Mario Agnelli, grazie anche al coordinamento di Laura Berti, produttrice locale e delegata del Comune in seno all’associazione, si è svolto l’incontro tra il Comune di Capalbio e l’associazione nazionale che si pone l’obiettivo di unire vari enti pubblici nei quali si produce olio e che documentino la tradizione olivicola, legata a valori di stampo storico, culturale, ambientale, con la finalità di divulgare la cultura e la qualità del prodotto.

«È stata una giornata dedicata al racconto degli strumenti e delle best practice che Città dell’olio mette a disposizione delle amministrazioni associate – spiega Federico Bordo, assessore con delega all’Agricoltura -, rivolte alla promozione e alla valorizzazione dei territori a vocazione olivicola». 

Capalbio e la cultura dell’olio

Capalbio, dunque, rafforza il suo interesse nel promuovere la cultura dell’olio, eccellenza del territorio, anche nell’ottica di una maggiore valorizzazione dei prodotti locali in vista del Patto strategico del territorio che l’amministrazione si appresta a redigere. 

«Ringraziamo il sindaco Gianfranco Chelini, l’assessore Federico Bordo di Capalbio e Laura Maria Berti per la stima che hanno mostrato nei confronti della nostra associazione. Partecipando attivamente alla vita della nostra rete, Capalbio dimostra di avere a cuore l’olivicoltura e di essere al fianco dei produttori locali che attraverso le nostre attività possono avere nuove opportunità di visibilità e sviluppo».

«Il coordinamento regionale – hanno dichiarato Mario Agnelli, coordinatore regionale delle Città dell’Olio della Toscana e Marcello Bonechi vice presidente vicario dell’Associazione nazionale Città dell’Olio – crede fortemente nel ruolo strategico della città di Capalbio perché è un passo ulteriore verso il rafforzamento della rete toscana che conta ben 51 soci. La Toscana è, infatti, la regione più rappresentata e ci sono tutti i presupposti per fare sinergia nella promozione di un’immagine coordinata del nostro territorio legata ad una delle sue principali eccellenze: l’olio Evo».

«Sarà nostra cura coinvolgere il Comune nelle progettualità legate in particolare al turismo dell’olio, all’agricoltura sostenibile e alla valorizzazione del paesaggio olivicolo attraverso i grandi eventi della Camminata tra gli olivi e della Merenda nell’Oliveta».

«E sappiamo di poter contare su una entusiastica risposta anche sui nostri programmi di conoscenza e consumo consapevole dell’olio Evo nelle scuole come Olio in Cattedra».

«Abbiamo anche proposto – conclude Gianfranco Chelini, sindaco di Capalbio -, convinti della valenza del percorso intrapreso, un evento congiunto, da realizzare il prossimo anno, per raccontare l’importanza dell’olivo-coltura e dell’olio nella quotidianità nutrizionale, ambientale, paesaggistica e culturale del territorio e dei suoi cittadini».

Le altre città dell’olio in Maremma

Queste sono tutte le Città dell’olio in Maremma

  • Arcidosso
  • Capalbio
  • Castel del Piano
  • Cinigiano
  • Gavorrano
  • Massa Marittima
  • Pitigliano
  • Roccastrada
  • Seggiano
  • Semproniano 

 

 

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