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Bolletta dell’acqua triplicata

È successo ad un’anziana di Cana: prima di allora era stato considerato sempre il consumo medio

ROCCALBEGNA. In tempi di rialzi e gabelle, la email ricevuta di notte dall’Acquedotto del Fiora, ha fatto sobbalzare Massimo Chimenti: la bolletta da pagare per l’utenza della casa di Cana della mamma, era schizzata alle stelle, praticamente triplicata. A raccontare la storia lo stesso Chimenti. «Nella notte dello scorso sabato – ha detto – ho sentito squillare il telefono con un messaggio per aver ricevuto una email dall’Acquedotto del Fiora. L’ho subito aperta e in allegato c’era la fattura relativa ad una utenza non residenziale intestata a mia mamma Lea Cosci, 84 anni compiuti, dove si comunicava un addebito di ben 481,80 euro per un consumo stimato in 70 mtri cubi». Normalmente la cifra pagata per quella casa era stata sempre un terzo.

Comunicate le letture del contatore

Chimenti spiega ancora. «Premetto che tra la fine del 2020 e i primi mesi del 2021, a causa di una perdita occulta, avevamo ricevuto una fattura di oltre 2600 euro poi ridotta a poco meno di 700 euro sulla base dei documenti che sono stati forniti a dimostrazione che non si trattava di un consumo effettivo, ma appunto di una perdita occulta – dice – In questo caso però, e forse ancora in essere, le condizioni contrattuali prevedevano che la tariffa applicata fosse quella base, ma non residente.

Successivamente a detto episodio, senza alcun preavviso, l’Acquedotto del Fiora ha sostituito il vecchio contatore con uno di ultima generazione e io personalmente ho verificato grazie anche ad una più semplice lettura dello stesso rispetto al vecchio, se vi fossero ancora situazioni come quella che si era verificata. Rasserenato dalle tre fatture che venivano emesse e da un consumo reale rilevato in due circostanze, 8 giugno di 4 metri cubi e 3 dicembre di 21metri cubi, mai avrei pensato che venisse emessa una fattura in acconto di 70 metri cubi. Il consumo medio nei 3 trimestri precedenti era stato infatti di 7 metri cubi. Per correttezza e completezza d’informazione, ho provveduto subito a comunicare la lettura reale che è di 26 metri cubi».

Il consumo della casa della signora Cosci

Chimenti ha voluto divulgare quanto accaduto anche per mettere in guardia chi si ritrovasse in casi del genere. «La vicenda merita una riflessione – ha detto ancora Chimenti – e mi viene spontanea: ma come si può stimare un consumo presunto di 70 metri cubi quando nei tre trimestri precedenti quello effettivo era di 21 metri cubi? Nei mesi estivi il paese di Cana, poi rimane senza acqua in molte occasioni, oppure la pressione è talmente bassa che non raggiunge i piani più alti o le zone più alte del paese».

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