Biogas, le aziende agricole non abbassano la guardia Skip to content

Biogas, le aziende agricole non abbassano la guardia

Il progetto potrebbe essere presentato in un’area più adatta. Il raggruppamento di imprese: «continueremo a vigilare, come ci è stato chiesto dai cittadini»
L'area su cui dovrebbe sorgere l'impianto a biogas
L’area su cui sarebbe dovuto sorgere l’impianto a biogas

ROCCASTRADA. Il rischio di un megaimpianto per la produzione di biogas vicino alle case e alle attività agricole, a Piani del Bonucci, nel comune di Roccastrada, è stato scongiurato. Ma le aziende che fanno parte del raggruppamento di imprese agricole della zona sono pronte a vigilare e a tenere costantemente informati i cittadini su altri eventuali progetti simili che venissero presentati. A Pian del Bonucci o altrove.

Lo hanno dichiarato all’assemblea pubblica che si è tenuta a Ribolla il 30 settembre, pochi giorni prima che si riunisse la conferenza dei servizi per decidere se autorizzare o meno il progetto. Lo ribadiscono e lo sottoscrivono in un documento inviato alla stampa.

L’azienda potrebbe riproporre il progetto in una zona idonea

Il progetto per Pian del Bonucci non è passato al vaglio della conferenza, ma l’azienda può riproporlo in un’altra area, magari non destinata dagli strumenti urbanistici ad attività agricole e meglio servita da strade e infrastrutture. E questo preoccupa le aziende e i cittadini, che chiedono di essere costantemente informati.

«Come raggruppamento di aziende agricole e soggetti privati della zona, apprendiamo con soddisfazione la decisione della direzione Ambiente ed Energia della Regione Toscana che il 27 ottobre, ad esito della conferenza dei servizi del 5 ottobre, ha inviato alla società Mpn 1 Green Energy Srl il preavviso di diniego sulla richiesta di autorizzazione unica alla realizzazione di un impianto per la produzione di biometano a Pian del Bonucci», scrivono le aziende di Pian del Bonucci

«Molte delle criticità segnalate e documentate dal nostro raggruppamento, grazie al patrocinio e alla consulenza dello studio legale Greco di Orbetello e ai tecnici della società Terra Srl di San Donà di Piave, sono state ribadite anche dagli Enti locali in sede di conferenza dei servizi e appaiono oggettivamente ed intrinsecamente insanabili.

La realizzazione di un impianto industriale di grandi dimensioni, incastrato in un fazzoletto di terra a ridosso di abitazioni e agriturismi, al centro di una zona agricola di alto pregio con produzioni biologiche Dop e Igp avrebbe costituito un grave precedente, in grado di stravolgere l’economia locale e mettere a rischio ogni futuro investimento sul territorio.

Continueremo a vigilare e a informare la popolazione sull’argomento, come ci è stato chiesto all’assemblea del 30 settembre, anche nel caso in cui impianti simili venissero riproposti in futuro su tutto il territorio del comune di Roccastrada e aree limitrofe», concludono.

Del raggruppamento di aziende agricole fanno parte Rocca di Montemassi, società Castello di Albola (Gruppo Zonin), aocietà Agricola Selvello (Gruppo Alce Nero), azienda agricola Meoni Fioravanti, azienda agricola Oliveto Selvello, azienda agricola Il podere di Sole di Angela Antoni, azienda a ricola Jessica Bardi, A. Laurenti, D. Radi,

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