È ufficiale: l'impianto di biogas non si fa | MaremmaOggi Skip to content

È ufficiale: l’impianto di biogas non si fa

La Regione ha bocciato in via definitiva il progetto presentato dalla società veronese Mpn 1 Green Power per l’area di Pian del Bonucci, nel comune di Roccastrada
Una vista di Pian del Bonucci, vicino all'area in cui era stata proposta la realizzazione dell'impianto
Una vista di Pian del Bonucci, vicino all’area in cui era stata proposta la realizzazione dell’impianto

ROCCASTRADA. L’impianto per la produzione di biogas a Pian del Bonucci, nel comune di Roccastrada, non s’ha da fare. Come anticipato la settimana scorsa da MaremmaOggi, la Direzione Ambiente ed energia – Settore servizi pubblici locali, energia, inquinamento atmosferico della Regione Toscana ha bocciato il progetto presentato dall’azienda veronese Mpn 1 Green Energy srl.

La conferenza dei servizi, che si è svolta il 5 ottobre, infatti, si è chiusa confermando che non ci sono le condizioni per il rilascio dell’autorizzazione energetica richiesta

Determinanti la viabilità e il pregio ambientale di Pian del Bonucci

Che la strada per la realizzazione dell’impianto fosse in salita era già chiaro dai pareri negativi di alcuni enti coinvolti, dalle richieste di integrazione e dalla mole di osservazioni da parte dei comitati ambientalisti (Val di Farma e Forum ambientalista), nonché l’incompletezza della documentazione presentata dall’azienda, emerse nelle precedenti sedute della conferenza dei servizi.

Ma a determinare la bocciatura sono stati tre aspetti:

  • La pianificazione urbanistica del Comune, che classifica la zona di Pian del Bonucci come agricola e richiederebbe una variante per consentire la realizzazione di un impianto delle dimensioni di quello proposto da Mpn 1 Green Energy
  • l’incompletezza del progetto su alcuni aspetti basilari in materia di tutela ambientale e della salute dei cittadini
  • la viabilità della zona, un reticolo di strade poderali che avrebbe richiesto un intervento di adeguamento per assorbire la mole di traffico pesante a servizio dell’impianto.

Ed è proprio su questo punto che si è chiusa la conferenza dei servizi. L’adeguamento della viabilità, infatti, richiede un nuovo progetto, peraltro su terreni privati e non di proprietà dell’azienda. Uno scenario diverso rispetto a quello valutato dagli organismi regionali, che aprirebbe una nuova fase procedurale.

Dunque, in assenza di un progetto condiviso per l’adeguamento della viabilità, la conferenza ha ritenuto che mancano elementi oggettivi per poter autorizzare l’impianto.

 

 

Autore

  • Lina Senserini

    Redattrice di MaremmaOggi. Laurea in Lettere moderne, giornalista dal 1995. Dopo 20 anni di ufficio stampa e altre esperienze nel campo dell’informazione, sono tornata alle "origini" prima sulla carta stampata, poi sulle pagine di MaremmaOggi. Maremma Oggi il giornale on line della Maremma Toscana - #UniciComeLaMaremma

    Visualizza tutti gli articoli

Riproduzione riservata ©

Condividi su

Articoli correlati

Reset password

Inserisci il tuo indirizzo email e ti invieremo un link per cambiare la tua password.

Powered by Estatik