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Bimbo chiuso nella ruota panoramica: colpa di una foto

I genitori, stranieri, volevano fotografare il bimbo dentro, ma le cabine hanno un sistema di sicurezza che non permette l’apertura dall’interno. Il racconto del gestore
La ruota panoramica di Follonica
La ruota panoramica di Follonica

FOLLONICA. Volevano fotografare il bimbo in una delle cabine della ruota panoramica, in quel momento chiusa. Lo hanno fatto entrare, ma poi non riuscivano più a riaprire la porta. È stato necessario l’intervento dei vigili del fuoco della città per liberare il bambino di circa sei anni, ma anche il gestore è corso sul posto e ha risolto il problema in pochi minuti.

È stata chiarita la dinamica di quanto avvenuto all’ora di pranzo del 28 luglio, quando un bimbo è rimasto chiuso in una cabina della ruota panoramica che si trova in piazza XXV aprile a Follonica.

Lo stesso gestore della ruota, Kevin Lupetti, racconta la dinamica a MaremmaOggi.

«La ruota era ferma e chiusa – dice -. E le cabine hanno un meccanismo di sicurezza. In sostanza, si possono aprire e chiudere solo dall’esterno. Questo per evitare che qualcuno, per sbaglio, apra la porta mentre si trova in alto».

La coppia straniera, con il bimbo di sei anni, voleva però fare la foto. Ma non conoscendo il meccanismo, ha aperto e, quando il bimbo era dentro, non sapeva come farlo uscire.

Non riusciva più ad aprire

Chiaramente il bimbo non poteva aprire dall’interno e si è fatto prendere dalla paura.

È stato a quel punto che è stata necessaria la chiamata ai vigili del fuoco: in poco tempo hanno liberato il bambino e provveduto a rinfrescarlo con abbondante acqua vista la temperatura che c’era dentro la piccola cabina.

Durante le manovre di soccorso è arrivato anche il gestore dell’impianto, accorso immediatamente dopo aver saputo cosa stava accadendo.

«Abito a due passi dalla ruota e ho telecamere di controllo. Quando ho visto che c’era gente agitata attorno alla ruota sono corso. Roba di pochissimi minuti. Ho aperto la porta e il bimbo, accaldato e impaurito, ma sanissimo, è uscito. Poco dopo era a fare il bagno con i suoi genitori, che si sono scusati».

 

Autore

  • Collaboratrice di MaremmaOggi. Il turismo e l'accoglienza sono nel dna familiare, ma scrivere è l'essenza di me stessa. La penna mi ha accompagnato in ogni fase e continua a farlo ovunque ce ne sia la possibilità. Maremma Oggi il giornale on line della Maremma Toscana - #UniciComeLaMaremma

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