GROSSETO. Tutto si gioca su alcune parole, ma la legge 150 è chiara: se fai (solo, o, anche) l’addetto stampa, devi essere iscritto all’Ordine dei giornalisti. E i bandi delle Amministrazioni pubbliche, di qualunque tipo siano, devono inserire il requisito fra quelli obbligatori. Altrimenti il bando è illegale.
Diversa è la posizione del “portavoce” o dell’addetto all’Urp, per il quale l’iscrizione all’ordine non è obbligatoria.
La Camera di Commercio della Maremma e del Tirreno, all’inizio di agosto scorso, ha pubblicato un bando per “L’assunzione a tempo indeterminato e pieno di n. 1 unità di personale dell’area dei funzionari – profilo professionale; funzionario processi organizzativi e di supporto – esperto comunicazione e media”.
Dal 7 di agosto al 28 settembre, termine ultimo per la presentazione delle domande, si sono iscritti in tantissimi, 245 per l’esattezza.
Nei giorni scorsi è stata nominata la commissione esaminatrice.
E la Camera di Commercio ha sentito l’esigenza di chiamare anche un giornalista professionista, inserendo Francesco Selvi, fiorentino, ex direttore di Rtv38, ex inviato Mediaset, anche per un certo periodo consulente del dipartimento per l’Editoria nella XVII legislatura (2017/2018). Insomma, uno che il mestiere lo conosce particolarmente bene. È stato inserito come “membro esperto“, appunto, di giornalismo.
Con lui in commissione sono stati nominati Pierluigi Giuntoli, segretario della Camera di Commercio e firmatario del bando, Patrizia Zini, capo ufficio stampa della Camera di Commercio di Bologna (anche lei giornalista professionista dal 2008, albo dell’Emilia Romagna) e, come segretario, Angela Calvisi, funzionario della Cciia della Maremma e del Tirreno.
Ma dopo la nomina, Francesco Selvi ha deciso di rassegnare le dimissioni.
Il bando della Cciia non prevede l’iscrizione all’ordine
Il problema, infatti, è che nel bando della Camera di commercio della Maremma e del Tirreno non è previsto l’obbligo di iscrizione all’Ordine dei giornalisti.
Eppure il bando, pur prevedendo molte funzioni, ha anche quella specifica di realizzazione di comunicati stampa. E questo rientra a pieno titolo nella legge 150.
Così recita il bando, descrivendo le attività:
- Progettazione e gestione della comunicazione istituzionale, realizzazione di comunicati stampa e conferenze stampa, media relation; realizzazione di campagne di comunicazione specifiche;
- Realizzazione del Piano annuale/pluriennale di Comunicazione integrata (istituzionale, esterna, media/stampa, sito, interna);
- Progettazione e gestione della comunicazione pubblica attraverso un uso ampio ed efficace dei social network (Facebook, Twitter, Instagram, You Tube e altri) e del sito istituzionale, anche in relazione a campagne di comunicazione specifiche;
- Gestione delle relazioni con i media, attraverso la condivisione di dati e la proposta di temi e contenuti da promuovere sui mezzi di comunicazione on line e off line;
- Supporto operativo al coordinamento e/o gestione diretta dei progetti di promozione del territorio e comunicazione di eventi avviati dalla Camera di Commercio, in raccordo con gli uffici preposti e con eventuali enti terzi e assistenza nelle varie fasi progettuali e di attuazione;
- Gestione delle informazioni ai cittadini, imprese ed altri attori istituzionali e sociali del territorio, con attività di consulenza ed assistenza;
- Collaborazione alla gestione ed aggiornamento del sito internet istituzionale.
CLICCA QUI per scaricare il bando integrale
L’Ordine dei Giornalisti: «Bando da modificare o andremo per vie legali»
Già alla pubblicazione del bando c’erano stati contatti dell’Ordine dei giornalisti di Firenze con la Camera di commercio, per chiedere una modifica al bando. Ma le cose sono andate avanti senza modifiche.
Ora, con le dimissioni del membro della commissione, esplode il caso.
«Dispiace che un ente pubblico, come è la Camera di Commercio della Maremma e del Tirreno – dice Giampaolo Marchini, presidente dell’Ordine dei giornalisti della Toscana -, non intenda collaborare con l’Ordine dei Giornalisti della Toscana nel risolvere alcune perplessità legate a una selezione pubblica indetta l’estate scorsa per l’assunzione a tempo pieno e indeterminato di una figura professionale».
«Ringrazio il collega che si è dimesso – continua Marchini – dando un’importante indicazione a tutti i colleghi, con un gesto di grande rispetto per la professione. Dimissioni che confermano le nostre critiche già evidenziate per iscritto nelle scorse settimane al segretario generale della Camera di Commercio in merito ad alcune delle attività elencate, quali redazione di comunicati stampa e convocazione di conferenza stampa che, in base alla legge 150 del 2000, sono di esclusiva competenza di personale iscritto all’Albo dei Giornalisti».
«Poiché l’avviso prevedeva l’assunzione di un “funzionario esperto in comunicazione e media”, e non di un giornalista, chiedevamo di modificare, in autotutela, il testo dell’avviso eliminando le voci per non incorrere in eventuali fraintendimenti da parte dei colleghi. Così, purtroppo, non è stato».
«Le dimissioni del collega sono la prova che il bando è stato scritto male e che deve essere rapidamente modificato, anche per non incorrere, in una fase successiva, a possibili conflitti di competenze, compreso l’esercizio abusivo della professione. In quei casi l’Ordine si riserverà di adire le vie legali per vedere rispettata una legge fondamentale per la trasparenza e i rapporti con i cittadini».
Stefano Fabbri: «Mai più bandi così»
Sulla vicenda interviene anche Stefano Fabbri, consigliere dell’Ordine dei giornalisti.
«Leggete questa “edificante” storia. Soprattutto i colleghi giornalisti. La Camera di commercio Maremma e Tirreno ha bandito un concorso per un “Funzionario a supporto dei processi organizzativi e supporto esperto comunicazione e media”. Tra le mansioni previste ci sono la “realizzazione di comunicati stampa, conferenze stampa e media relation”: tutte attività di specifica pertinenza giornalistica».
«Peccato che tra i titoli richiesti non ci sia quello dell’iscrizione all’Ordine dei giornalisti. Insomma: si cerca un funzionario con un sacco di aggettivi per non dichiarare apertamente che dovrà occuparsi anche di funzioni giornalistiche. E di conseguenza essere un giornalista. Non solo: paradossalmente nella commissione di concorso viene designato un giornalista professionista che, vista la situazione, giustamente si dimette dando così un segnale chiaro a tutti i colleghi».
«L’Ordine dei giornalisti della Toscana con una nota prende nettamente le distanze dal comportamento di un’ente pubblico come la Camera di commercio Maremma e Tirreno. Personalmente, e come consigliere dell’Ordine dei giornalisti della Toscana ed insieme ai colleghi di “Noi giornalisti toscani” e di “Oltre” che mi hanno sostenuto, mi sono battuto e mi batterò sempre perché bandi di concorso simili a questo non esistano più, perché non esistano più ignoranza, sconcezze o furberie nel cercare di aggirare obblighi anche di legge oltre che di buonsenso».
«E perché l’Ordine sia sempre più deciso e sempre meno timido nell’affrontare situazioni simili, come il bando in questione o come proposte di lavoro sottopagate in nome della crisi che attraversa il nostro settore. Per la situazione in cui versa la nostra categoria non è più tempo di minuetti, strizzate d’occhio e temporeggiamenti ma di una difesa decisa della professione e dei colleghi».
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Direttore di MaremmaOggi. Dopo 30 anni di carta stampata ho capito che il presente (e il futuro) è nel digitale. Credo in MaremmaOggi come strumento per dare informazione di qualità. Maremma Oggi il giornale on line della Maremma Toscana - #UniciComeLaMaremma
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