Baby gang sui bus, assalto agli autisti | MaremmaOggi Skip to content

Baby gang sui bus, assalto agli autisti

Sono tutti minorenni, tra i 14 e i 16 anni, salgono sui mezzi delle linee urbane e se la prendono con il personale a bordo
Bus urbano e Rita Bernardini
Un bus urbano e, nel riquadro, Rita Bernardini

GROSSETO.  La storia va avanti oramai da mesi. A raccontarla è Rita Bernardini, impiegata di Autolinee Toscane e consigliera comunale. Proprio lei, recentemente, ha portato in consiglio una mozione a tutela della sicurezza sul trasporto pubblico. È stata approvata.

Ora, davanti all’ennesimo affronto che hanno ricevuto i colleghi alla guida dei mezzi, ha deciso di raccontare un fenomeno che sta addirittura mettendo in crisi alcuni autisti.

«Non ce la faceva più, non ha terminato il turno ed è andato a casa»

Sembra che a creare problemi sulle linee urbane di Grosseto sia una baby gang. «Sono tutti ragazzi tra 14 e i 16 anni – racconta Bernardini – che si divertono a prendere di mira e offendere gli autisti. Quotidianamente».

Tutto inizia prima ancora che il mezzo venga messo in moto.

«Succede spesso alla stazione – precisa la consigliera – proprio quando l’autista prende posto sul bus. Salgono anche loro a bordo, ovviamente senza biglietto, e prendono subito di mira il personale con offese anche pesanti. Ieri – ricorda Bernardini – un autista non ha terminato il turno. Non ce la faceva più. Ha finito la corsa comunicando di non riuscire a proseguire ed è andato via».

Questi episodi, purtroppo, capitano sempre più spesso e, da qualche mese a questa parte, si sono moltiplicati. Non c’è una tratta specifica presa di mira dalla gang, ma ogni bus urbano va bene, purché ci sia un autista col quale rifarsela.

«La questione inizia a farsi pesante. In alcuni casi gli autisti hanno dovuto chiamare le forze dell’ordine, che, devo dire, ci stanno supportando al massimo. Purtroppo, succede spesso che, quando interviene la polizia, i ragazzi sono già usciti dal pullman e non c’è modo di coglierli nel momento giusto. Forse potrebbe essere presidiata di più la stazione e il terminal bus, dove spesso le gang salgono a bordo. Ma mi rendo conto che non è facile», conclude Bernardini.

Riproduzione riservata ©

Condividi su

Articoli correlati