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«Atti del Comune oscurati, intervenga il consiglio»

Botta e risposta tra Azione Follonica e il sindaco Andrea Benini: da qualche giorno i testi degli atti dell’amministrazione non sono consultabili su Internet. L’amministrazione: «Pubblicazione non obbligatoria»
Il municipio di Follonica
Il municipio di Follonica

FOLLONICA. «Una scelta politica quanto meno criticabile»: attacca così Azione Follonica, dopo la richiesta di spiegazioni al sindaco Andrea Benini sull’impossibilità di accedere ai testi degli atti del consiglio comunale e della giunta che da qualche giorno non possono essere consultati sul sito del Comune». 

Una scelta non illegittima, sostiene il gruppo di opposizione, ma quanto meno inopportuna. 

«l fatto che non sia più obbligatorio (dal 2016) pubblicare quegli atti non significa che il farlo sia, comunque, vietato e ciò rende ancor più evidente che, oggi nel 2023, il sindaco ha deciso di rendere gli atti non più disponibili», dicono ancora. «Chiediamo, perciò, nuovamente, al primo cittadino se sia “orgoglioso e felice” di questa sua scelta e se non ritenga che in quanto decisione politica (a nostro avviso non di poco conto) la stessa non dovesse o debba essere discussa in consiglio comunale».

Una scelta politica non condivisa

Fino a poco tempo fa, gli atti erano tranquillamente consultabili sul sito del Comune. «Ora non è più possibile, per qualunque cittadino, avere accesso a quanto deciso dagli organi politici ed amministrativi del Comune», attacca l’opposizione. 

Di questo “oscuramento” non sarebbe stata data né notizia né spiegazione. E non si sarebbe trattato di un problema tecnico, ma, appunto, di una scelta politica. «Una notizia, questa, che segue di pochi giorni il diniego da parte del Comune dell’accesso richiesto da un professionista di Follonica alle istanze presentate dal consigliere comunale Pizzichi per avere visibilità di molte pratiche urbanistiche – sostiene il partito –  Il Comune in quel caso ha ritenuto che l’elettore non avesse diritto ad avere conoscenza dell’attività svolta da Pizzichi».

Azione sostiene che la trasparenza dell’amministrazione sia un elemento cardine della democrazia partecipata e che sia diritto di qualunque elettore avere notizia di quanto gli eletti fanno e decidono per il bene comune. «Affermiamo subito che se l’”oscuramento” è frutto di una scelta politica noi di Azione non siamo d’accordo – dicono chiaramente – e chiediamo al sindaco di intervenire per ripristinare la visibilità oggi negata ricordandogli che il Comune di Follonica ha avuto il premio da parte della presidenza del Consiglio dei ministri (dipartimento funzione pubblica) al primo Forum della Trasparenza nel 2013 come uno dei 100 comuni d’Italia più trasparenti».

La risposta del Comune

Come da articolo 23 del dl 14 marzo 2013 le pubbliche amministrazioni pubblicano e aggiornano ogni sei mesi, in distinte partizioni della sezione amministrazione trasparente, gli elenchi dei provvedimenti (e non i provvedimenti stessi) adottati dagli organi di indirizzo politico e dai dirigenti. 

Poi è arrivata anche un nuovo decreto. «La sezione archivio dell’amministrazione trasparente è stata soppressa dal decreto Madia del 2016 – risponde l’amministrazione di Follonica – che ha riscritto il decreto trasparenza del 2013. Trascorso il termine previsto dalla legge gli atti non devono più essere conservati nell’archivio ma restano fruibili con apposita richiesta».

Praticamente le delibere possono essere scaricate e successivamente visionate durante il periodo di pubblicazione all’albo pretorio (15 giorni). Dopo, per essere consultate, serve fare ufficialmente richiesta di accesso agli atti.

 

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