Arrivano i nuovi cassonetti, i negozianti s'infuriano | MaremmaOggi Skip to content

Arrivano i nuovi cassonetti, i negozianti s’infuriano

«Il Comune ha guardato le carte e non le esigenze reali», lamentano. L’assessora Vanelli: «stiamo lavorando per risolvere le criticità»
Cassonetti via Birmania ricolmi di rifiuti
I nuovi cassonetti dei rifiuti in via Birmania

GROSSETO. Sono arrivati il 2 marzo. In anticipo rispetto al 3, come invece diceva la segnaletica a terra. I nuovi cassonetti posizionati in via Birmania a due passi da piazzale Cambogia, già fanno discutere.

Soprattutto i proprietari delle attività commerciali che si affacciano lì all’inizio della via. «Sono insufficienti per i bisogni di una zona artigianale – dice uno dei commercianti – e sono stati messi in un punto che toglie parcheggio ai clienti. Avremmo preferito essere interpellati. Se ci avessero coinvolti o se solo avessero guardato che tipo di aziende ci sono in questo tratto di via, gli amministratori avrebbero evitato questo scivolone. Poco più avanti o nella piazza qui accanto il posto c’è».

«Abbiamo protestato e dall’ufficio ambiente ci hanno detto che qui è suolo pubblico e quindi ci possono stare – dice un altro negoziante – Una risposta certamente ineccepibile, ma che non tiene conto del contesto. Si guardano le carte e non le esigenze reali. Qui ci sono aziende, che oltre a dare spazio ai clienti, hanno spesso bisogno di cassonetti ben più grandi e non con una bocchetta di ingresso adatta alle buste della spesa».

I nuovi cassonetti in via birmania
I nuovi cassonetti

Lunedì 6 marzo, infatti, erano stati lasciati anche diversi sacchetti della spazzatura per terra. «L’ingresso per i rifiuti di alcuni cassonetti come quello dell’indifferenziato non permette di gettare i sacchi più grandi – dicono – così gli altri si riempiono di rifiuti in maniera errata. Si trova il vetro dentro dove va la plastica e l’organico nel multimateriale. I sacchi che non entravano sono stati lasciati fuori, abbiamo le foto e chissà quante altre volte succederà. Vengono utilizzati anche da altre imprese dell’area, che evidentemente trovano quelli vicini alle loro sedi insufficienti per le loro esigenze. Questi sono sicuramente adatti per una utenza residenziale, ma non per le aziende».

«Così non va bene, ma si può sempre rimediare»

I negozianti sostanzialmente lamentano un distacco tra amministrazione comunale e necessità di cittadini ed esercizi commerciali, ma tendono comunque una mano, fiduciosi in una risposta risolutiva. «Ci piacerebbe avere un confronto con l’amministrazione. Potremmo arrivare a una soluzione e basterebbe davvero poco», dicono.

«Nei giorni di arrivo degli ordini muoviamo grandi quantità di materiale, soprattutto cartone e plastica – precisano i negozianti – e basta poco a riempire questi cassonetti. Potrebbero essere posizionati dove erano prima, qualche metro più avanti, dall’altra parte della strada. Ancora meglio in  piazza Cambogia, proprio qui a lato».

In effetti la piazza sembrerebbe il luogo ideale. «C’è davvero tanto spazio lì – precisano – potrebbero anche esserne messi altri. Al momento ce ne sono 2-3. Nella piazza – ricordano – è stato recentemente tolto il compattatore del cartone, che faceva comodo a molti. Sembra fosse un servizio in sperimentazione, ma anche per le tipologie di scatoloni e cartoni che utilizziamo nelle aziende, era uno strumento davvero utile». 

«Confidiamo in una presa in carico del problema da parte del Comune – concludono i negozianti – crediamo si possa arrivare a una soluzione che riesca a comprendere i nostri problemi e magari anche a migliorare il servizio per tutti».

A margine del confronto tra i commercianti è stato fatto notare che i nuovi cassonetti per i rifiuti elettronici (raee) sarebbero molto utili anche dove l’elettronica viene trattata, venduta al dettaglio e utilizzata come ricambio. Come nell’area artigianale.

L’assessora Vanelli: «stiamo lavorando per risolvere le criticità»

La neoassessora all’ambiente Erika Vanelli si è confrontata con l’ufficio ambiente e dà una prima risposta alle imprese. «L’ufficio ambiente aveva valutato la situazione come conforme alle altre in città – risponde – e come da progetto non si potrebbero spostare quei cassonetti. Quelli nella piazza sarebbero a servizio di altre esigenze/attività e concentrandoli lì si creerebbe un’altra postazione più lontana. L’ufficio ha progettato in Grosseto tutta una serie di postazioni collocate in zone precise – specifica Vanelli – e distanziate le une dalle altre secondo un criterio che ha applicato in tutte le aree».

Erika Vanelli
Erika Vanelli

«Ad alcune utenze è stato attivato un servizio supplementare con il passaggio più frequente degli operatori per il ritiro dei rifiuti nei cassonetti. Potrebbe essere una prima soluzione, almeno parziale, al problema che riscontrano le aziende». 

«Hanno comunque ragione a dire che l’indifferenziato ha una bocchetta piccola, ma c’è una ragione: è presente utenza residenziale, poi serve a disincentivare il conferimento di grosse quantità di indifferenziato».

«Capisco comunque le esigenze delle imprese, in città stiamo lavorando per risolvere le criticità dove possibile – conclude l’assessora – sono disponibile in ogni caso a un confronto con le aziende nei prossimi giorni, cosicché si possa risolvere questo disagio al meglio».

Riproduzione riservata ©

Condividi su

Articoli correlati