Al Misericordia un nuovo reparto per la riabilitazione | MaremmaOggi Skip to content

Al Misericordia un nuovo reparto per la riabilitazione

Il reparto è stato realizzato al sesto piano del “vecchio” ospedale. Ecco come è organizzato
Paziente in riabilitazione

GROSSETO. Ci sono voluti diversi anni e una nuova ala dell’ospedale che liberasse gli spazi in quella vecchia, ma alla fine il nuovo reparto di riabilitazione funzionale al Misericordia è realtà.

Il taglio del nastro di quello che tecnicamente si chiama setting è in programma lunedì 20, alle 10.30, alla presenza dell’assessore regionale alla Salute, Simone Bezzini, della direzione aziendale e ospedaliera e del direttore dell’Uoc Recupero e rieducazione funzionale, Mauro Mancuso.

Maremma oggi è in grado già di anticipare alcune caratteristiche del setting appena realizzato.

16 posti letto al sesto piano del “vecchio” ospedale

La nuova riabilitazione funzionale, che prima occupava il setting “O” a metà con la neurologia, tant’è che veniva chiamata neuroriabilitazione, si trova ora al sesto piano, ala sud, del “vecchio” Misericordia, in uno spazio interamente dedicato a questa attività, con 16 posti letto, che successivamente saranno portati a 24. Qui saranno organizzati gli spazi per una tipologia di degenza molto diversa da quella dei reparti per acuti, anche con elementi di intrattenimento per i ricoverati.

In questo caso, infatti, le prestazioni sono rivolte a tutti quei pazienti che hanno necessità di interventi di riabilitazione funzionale ma che non possono essere dimessi per le loro particolari condizioni di salute. Devono quindi avviare il percorso riabilitativo già durante il ricovero.

E, se finora, nella stragrande maggioranza dei casi, dovevano essere trasferiti in altre strutture come quelle di Montevarchi e Volterra, con pesanti disagi per loro e per le famiglie, ora hanno la possibilità di essere trattati a Grosseto.

Il setting ha a disposizione il proprio personale infermieristico (che ad oggi era condiviso con la neurologia), in aggiunta all’equipe di riabilitatori, come logopediti, fisioterapisti, educatori professionali.

Non solo riabilitazione neurologica

Se prima la riabilitazione era essenzialmente “neuro”-riabilitazione, da qui in avanti possono essere trattati non solo i pazienti neurologici, ma anche quelli cardiologici, nel post-infarto, i pazienti con gravi patologie polmonari, i pazienti ortopedici politraumatizzati.

In sintesi tutti i casi che hanno bisogno di avviare la riabilitazione il prima possibile, in fase precoce, per non perdere tempo prezioso, fondamentale per ottenere il massimo recupero funzionale dai trattamenti.

La nuova struttura peraltro, sarà in rete con le altre della Asl che fanno attività di riabilitazione dopo le dimissioni ospedaliere, come ad esempio quella di Manciano.

 

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