ARTICOLO ELETTORALE SPONSORIZZATO – Committente responsabile Andrea Maule
GAVORRANO. Ci sono candidature che nascono da sole, sulla spinta del sentimento della gente.
Quando rispondi col sorriso, e con idee e proposte concrete, ai problemi di chi ti incontra per strada, in ogni angolo di un territorio vastissimo, dopo cinque anni di opposizione sono le persone a volerti sulla poltrona del primo cittadino. Parte da loro la richiesta di un cambiamento.
«Me lo hanno chiesto tutti i giorni, per cinque anni» racconta Andrea Maule, che ha deciso di candidarsi a sindaco di Gavorrano.
Lui è uno che vive da sempre ogni angolo di un territorio fra i più belli e affascinanti della Maremma, dove ancora si vedono i paesaggi che dipinse Giovanni Fattori e restano i confini dei poderi nati con l’Ente Maremma: del resto il Comune, circa 8000 abitanti diffusi su oltre 160 kmq, ha sede a Gavorrano, con Bagno che ospita quasi la metà dei residenti, ma in realtà è un insieme di realtà diverse, borghi e piccole frazioni, con affinità e differenze.
«Le nostre frazioni – dice ancora Andrea – sono accomunate da uno splendido senso di appartenenza, io mi candido proprio per dare voce e forza a un territorio intero. Tanto che ho voluto un candidato al consiglio per ogni frazione, così che ogni borgo abbia la sua voce».
Perché Gavorrano è anche Bagno, Caldana, Castellaccia, Filare, Giuncarico, Grilli, Potassa e Ravi. Ma ogni piccolo gruppo di case rappresenta una comunità, come Casteani, al di là dell’Aurelia, ma anche Basse di Caldana, Bivio di Caldana, Bivio Ravi, Castel di Pietra, Collacchia, Finoria, Fonte Brizzi, I Forni, La Bruna, La Merlina-San Giuseppe, Pelagone, Rigoloccio, Santa Teresa, Valpazza.
Andrea Maule, un uomo legato a doppio filo all’agricoltura
Andrea, 42 anni da compiere, è un agrotecnico, fa il consulente per le aziende agricole, tantissime del territorio: lavora per il settore del vino, ma è anche tecnico della Loacker, per i noccioleti di Roccastrada.
«Lavoro in questo settore, lo vivo ogni giorno. Apprezzo le grandi realtà imprenditoriali che nobilitano il nostro territorio (da Sfera, al Pelagone, fino a Rocca di Frassinello, solo per dirne alcune, ndr) e resto convinto che il settore agricolo sia trainante per Gavorrano e la sua gente. Poi c’è anche il turismo, che in tanti aspetti si lega a doppio filo proprio alla produzione agricola, ma la vocazione della gente qui è questa. E quindi va sostenuta e incentivata. E non dimentico il traino dell’artigianato locale».
Sposato con Sofia, due figlie, Adele di 12 anni e Anna di 14, vive in campagna, a due passi da Giuncarico. E non potrebbe essere altrimenti, vista la sua passione e il suo lavoro.
Una lista civica, parola d’ordine “concretezza”
Dopo cinque anni da capogruppo dell’opposizione, ecco la decisione di mettersi in gioco per la poltrona di primo cittadino. In Maremma si vota in tanti Comuni, ma solo a Gavorrano il centrodestra è compatto. Anche se la lista è dichiaratamente civica, legata al territorio, con sensibilità che spaziano ben oltre la collocazione politica. Il collante del gruppo è la voglia di cambiare passo all’Amministrazione del paese.
«Ho voluto un gruppo di persone entusiaste e che rappresentino ogni angolo di un territorio molto vasto. Ed a tutti ho chiesto la stessa cosa: concretezza. Non amo le grandi promesse, non illudo con progetti faraonici, ma assicuro che riprenderemo in mano ogni angolo della nostra splendida terra, per risolvere i tanti problemi di degrado e abbandono che ci sono e che mi segnalano ogni giorno».
Quindi una serie di piccoli interventi concreti?
«Esatto, tante piccole cosa da toccare con mano. Crediamo nel turismo? Bene, allora dobbiamo offrire borghi e panorami che siano impeccabili, strade percorribili anche in bicicletta, cura dei dettagli. Solo così possiamo puntare ad allungare la stagione, a essere accoglienti anche lontano dall’estate».
Però sono in arrivo anche fondi del Pnrr.
«Ci sono opera avviate dalla precedente amministrazione che vanno portate a compimento, penso al teatro di Ravi o all’efficientamento di alcune scuole. E lo faremo».
Dodici sentinelle sul territorio
Li chiama così, Andrea Maule, i componenti della sua squadra: “sentinelle“. In fondo chi meglio di chi vive una frazione ha il polso della situazione e anche la confidenza per ascoltare i problemi del vicino di casa?
«La scelta è chiara. Dall’altra parte hanno concentrato le candidature su Bagno, che da solo fa la metà degli abitanti, per una sorta di calcolo numerico. Io ho preferito dare voce a ogni angolo e ho una squadra entusiasta e compatta. In fondo, diciamolo, a Gavorrano è arrivata l’ora di cambiare passo».
I candidati
- Claudio Asuni, 61 anni – Imprenditore edile, Bagno di Gavorrano
- Patrizia Cagneschi, 55 anni – Agente polizia municipale, Ravi
- Claudia Cesarini, 61 anni – Insegnante, Caldana
- Gianfranco lacomelli, 61 anni – Pensionato, Ravi
- Mariangela Oddo, 41 anni – Impiegata amministrativa, Bivio di Ravi
- Gina Redi, 57 anni – Addetta reception, Caldana
- Marco Ristori, 39 anni – Operaio specializzato responsabile agricolo a Rocca di Frassinello, Giuncarico
- Silvia Sarcoli, 42 anni – Ristoratrice titolare del ristorante AmorVino, Grilli
- Giacomo Signori, 49 anni – Dipendente azienda Usl Toscana sudest, Caldana
- Gilberto Stefanini, 22 anni – Studente universitario, Ravi
- Stefano Tosi, 50 anni – Magazziniere al Gruppo Partesa, Bagno di Gavorrano
- Chiara Vitagliano, 39 – Addetta customer care, Bagno di Gavorrano
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Noi per Gavorrano – Andrea Maule sindaco
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