ORBETELLO. Un garage, senza acqua e senza corrente elettrica. Un fondo nel quale, ovviamente, non sarebbe stato possibile stare agli arresti domiciliari. E così un quarantatreenne arrestato il 9 marzo dalla guardia di finanza, sorpreso in auto con un altro uomo con 70 grammi di eroina, sabato 5 agosto è stato riportato in carcere.
Da dove era uscito qualche tempo fa.
Lo ha disposto il giudice per le indagini preliminari Sergio Compagnucci, che aveva deciso l’aggravamento della misura cautelare nei confronti dell’uomo: non più l’obbligo di firma e l’obbligo di dimora ma, appunto, gli arresti domiciliari.
Un garage per i domiciliari
Difeso dall’avvocata Mara Renzetti, il 43enne aveva l’obbligo di presentazione ai carabinieri per la firma e l’obbligo di dimora. Ma nei giorni scorsi, li ha violati entrambi e così la procura ha chiesto l’aggravamento della misura al giudice che l’ha disposta.
Quando i carabinieri della stazione di Fonteblanda si sono presentati dall’uomo, per notificargli l’aggravamento, lui ha dato loro un indirizzo diverso rispetto a quello dell’abitazione dove viveva con i suoi genitori che erano disposti sì a fargli scontare i domiciliari con loro a patto però che stesse lontano dalla droga.
Il quarantatreenne si è fatto accompagnare al garage dove però i militari hanno scoperto che non c’era né acqua e nemmeno corrente elettrica. Avvisato il giudice, l’uomo è stato portato di nuovo in carcere.
