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Aggredita fuori dal supermercato

Minuti di paura nella zona della stazione: chiude la figlia 15enne e la madre in auto e viene colpita da un pugno alla testa e da un calcio alle gambe
Una volante della polizia e la zona della stazione
Una volante della polizia nella zona della stazione

GROSSETO. Ha fatto chiudere sua figlia di 15 anni e sua madre in auto, prima di essere presa a spintoni da un ragazzo che fino a pochi minuti prima stava discutendo animatamente con altri giovani. Prima di essere colpita con un pugno alla testa e con un calcio.

È successo lunedì 8 maggio, intorno alle 18.40, nella zona di piazza Marconi, alla stazione di Grosseto. Vittima una donna di 45 anni che martedì 9 si è presentata in questura per presentare la denuncia

Minacciata con una bottiglia di whiskey

La donna era con sua figlia di appena 15 anni e con sua madre al supermercato.

«Ero andata lì per prendere due cose – racconta – Appena uscita dal supermercato ho visto questo ragazzo che discuteva e gesticolava. Ha cominciato a corrermi incontro e a inveire nella sua lingua. Mi sono impaurito e ho mandato mia figlia e mia madre in auto, che ho poi chiuso con il telecomando». 

Il ragazzo, una volta raggiunta la donna, ha cominciato a spintonarla e l’ha colpita alla testa con un pugno. «Poi mi ha tirato un calcio alla gamba destra – racconta – Sono arrivate delle persone che erano alla pensilina dell’autobus per aiutarmi, appena mi hanno sentita gridare». 

Il ragazzo, dopo essersi allontanato, è andato verso la pensilina. La donna ha quindi chiamato il 113 per chiedere aiuto. «Gli altri ragazzi con i quali stava prima discutendo – dice – lo hanno accerchiato per farlo smettere di avere quel comportamento. Ma mentre stavo parlando con gli agenti della questura, mi è venuto incontro un’altra volta».

Questa volta il ragazzo brandiva la bottiglia di whisky e la donna ha avuto paura che la colpisse. 

Cinque giorni di prognosi

Ferita e impaurita, la donna è andata subito dopo al pronto soccorso, mentre in piazza Marconi è arrivata una volante della polizia. La donna è stata medicata, poi è stata dimessa con cinque giorni di prognosi. La figlia 15enne, è rimasta sotto choc. «Ho avuto paura per lei e per mia madre – aggiunge la trentottenne – Non potevo aprire lo sportello dell’auto, per paura che lui potesse far loro del male». 

Un uomo sulla sessantina, che era alla fermata dell’autobus, è intervenuto per soccorrere la donna e per allontanare il ragazzo. «Si è messo di fronte a me quando quel ragazzo mi è venuto incontro con la bottiglia di vetro alzata – dice – ho temuto che lo colpisse». 

La donna ha sporto denuncia, ora le indagini sono affidate al personale della questura che ha già acquisito le immagini delle telecamere di videosorveglianza di piazza Marconi. Telecamere che hanno ripreso l’aggressione ai danni della quarantacinquenne. 

 

 

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