GROSSETO. Il suo nome era una garanzia. Buono, professionale, sincero.

Walter Pisani, classe 1945, è stato parte del cuore pulsante di tutta la città.

Rappresentante di grandi marchi per una vita, anche dopo la chiusura del negozio “Pisani abbigliamento” in corso Carducci, non ha mai smesso di lavorare nel mondo dell’abbigliamento. È sempre stato molto legato al mondo del commercio e dei motori.

Purtroppo nella mattina di ieri, 6 maggio, si è improvvisamente spento. Stefania e Christian, i due figli di Walter, aspettavano di vederlo o sentirlo per l’ora di pranzo. A palesarsi, invece, è stata un’inaspettata tragedia che ha colpito loro come anche Luciano, il marito di Stefania, e Giamiro, il loro figlio.

A unirsi a loro in queste ore di profondo dolore, ci sono parenti, amici, e molte persone che rivedevano in Walter il volto buono di una città che è cresciuta intorno a valori importanti. All’obitorio di Sterpeto sono davvero molti quelli che sono accorsi a salutarlo.

Walter: passioni e famiglia

Un anno e mezzo fa, Walter aveva perso l’amata moglie Luana Bucci. Nonostante il profondo dolore, aveva cercato sempre di tenere alto il morale della famiglia e di portare avanti il suo impegno nelle associazioni. «Mamma e babbo erano una cosa sola – racconta la figlia Stefania – aveva risentito della sua perdita più di tutti noi, poi però aveva cercato di reagire, di tenersi in salute e continuare le sue attività che lo tenevano comunque impegnato. Mio babbo era una persona profondamente buona, molto legato alla sua famiglia e sempre disponibile. Perderlo così improvvisamente è stata proprio un’amara sorpresa».

Grande e serio lavoratore fin dai 18 anni, impegnato sindacalista dell’Ascom Confcommercio, Walter è stato anche insignito nel 2017 con il premio Mercurio. L’onorificenza regionale assegnata ogni 2 anni da 50&più e Confcommercio Toscana a chi per anni si è impegnato distinguendosi nei settori del commercio, del turismo e dei servizi.

Premio Mercurio 2017: al centro della foto c’è Walter Pisani

Walter però non si è fermato al Mercurio. «Una delle sue grandi passioni è sempre stata quella per i motori – dice Stefania – la ha trasmessa anche alla famiglia. L’amore per i motori lo ha comunque sempre continuato a coltivare anche dopo la pensione».

Quando ancora si correva in città coi go-kart, a organizzare le gare nei circuiti cittadini, c’era sempre lui. Sempre il suo, spesso, era il volto del direttore di gara in numerose competizioni di formula 3 o di rally.

Vicepresidente dell’Associazione maremmana automoto storiche (Amas), ha poi promosso il suo gemellaggio con Confcommercio e tutta una serie di eventi che lo ha portato in giro per il territorio promuovendone anche la cultura. Due mesi fa si era impegnato per organizzare la prova crono a Montorsaio. Purtroppo, non potrà essere presente questo 14 maggio all’evento di Baccinello legato all’omimide. 

Adesso la sua forza di volontà e la sua vitalità mancheranno sicuramente a tutta l’associazione come alla Confcommercio.

Il presidente Giulio Gennari e il direttore Gabriella Orlando, a nome di tutta l’associazione di settore, si uniscono al cordoglio della famiglia. «Abbiamo perso una persona che si è sempre data da fare all’interno della nostra associazione – ricordano con commozione dalla Confcommercio – una persona attiva, dinamica, ma soprattutto un uomo sempre disponibile verso gli altri. Ci mancherà moltissimo. Un forte abbraccio ai suoi figli e a tutta la sua famiglia».

I funerali lunedì 8 maggio

I funerali di Walter ci saranno domattina, lunedì 8 maggio. Muovendo dall’obitorio del cimitero alle 9.50, la cerimonia funebre è attesa alle 10 nella vicina cappella di Sterpeto.

Chissà che per l’occasione i motori delle macchine d’epoca non tornino a rombare, un’ultima volta, per Walter.

La famiglia chiede a chiunque vorrà ricordare l’amato Walter di regalare, al posto dei fiori, un’offerta al Comitato per la vita di Grosseto.

Federico Catocci

Nato a Grosseto, pare abbia scelto quasi da subito di fare l’astronauta, poi qualcosa deve essere cambiato. Pallino fisso, invece, è sempre rimasto quello della scrittura. In redazione mi hanno offerto una sedia che a volte assomiglia all’Apollo 11. Qui scrivo, e scopro.
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