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Addio agli sportelli bancari, chiudono filiali e bancomat

Addio sportelli bancari in Maremma, il sindacato Fabi incontra la prefetta: «Senza servizi il territorio si impoverisce»
Addio sportello bancari, la filiale di Banca Intesa di Marina di Grosseto
Addio sportello bancari, la filiale di Banca Intesa di Marina di Grosseto

GROSSETO. La desertificazione bancaria che sta interessando la nostra provincia è a tutti evidente: dove pochi anni fa c’erano le filiali con il personale a disposizione dei clienti oggi troviamo, bene che vada, uno sportello bancomat.

In sostanza le persone e i servizi offerti vengono sostituiti da una macchina, che permette di far operazioni considerate elementari e a basso rendimento dagli istituti di credito.

Il sindacato dei bancari (Fabi) incontra la prefetta

«In qualità di sindacato dei bancari – si legge in una nota della Fabi – abbiamo ritenuto opportuno richiamare l’interesse delle Istituzioni su questo fenomeno».

«Da un lato siamo preoccupati per i posti di lavoro, in quanto l’equazione è facile: meno filiali meno dipendenti (e quindi risparmio per i grandi gruppi bancari); dall’altro lato siamo preoccupati dal punto di vista sociale per i servizi che le banche non offrono più nei paesi e paesini della nostra vasta Provincia dove risiedono molte persone anziane poco alfabetizzate bancariamente e poco inclini alle nuove tecnologie».

«Siamo chiaramente di fronte a strategie dei grandi gruppi bancari nazionali che puntano a rendere le “vecchie” filiali luoghi ben diversi da quelli a cui eravamo abituati e dei quali le comunità locali avevano ed hanno bisogno. Il semplice cliente e cioè il lavoratore e il pensionato viene sostanzialmente scoraggiato a recarsi in banca e a fare, invece, tutto on line».

«Per queste motivazioni e per un confronto attivo e interessato abbiamo richiesto un incontro con la prefetta e uno con il presidente della Provincia. Venerdì 14 aprile la prefetta di Grosseto, la dottoressa Paola Berardino, ci ha gentilmente e celermente accolto nei suoi uffici».

I sindacati con i rappresentanti dei gruppi bancari

«La delegazione Fabi era rappresentata dal segretario Giorgio Signori, in qualità di mente storica che ha visto negli anni decine di sportelli bancari chiudere e centinaia di colleghi andare in pensione senza venire sostituiti, e dai rappresentanti di quelli che sono attualmente tra i gruppi più importanti a livello nazionale (Banca Intesa, Bper, Banca Monte dei Paschi). Gruppi che sulla piazza stanno procedendo con drastiche chiusure».

«La prefetta ha ascoltato e compreso il nostro intento e i nostri timori e ha assicurato di fare da portavoce nelle sedi competenti».

«La chiusura di uno sportello non crea solo disagio ai clienti ma impoverisce anche il territorio. Le statistiche confermano che più si allontanano i servizi bancari da una zona, minore è il flusso finanziario all’economia locale; ciò unito al venir meno di altri servizi mette a rischio il presidio del territorio e il conseguente abbandono dello stesso».

«Speriamo che il nostro messaggio non rimanga inascoltato e che le istituzioni possano aiutarci, se non ad impedire, almeno a rallentare il processo di desertificazione bancaria avviato, facendo capire l’importanza del servizio svolto dagli sportelli fisici a livello economico e sociale non limitando la visione solo e soltanto al bilancio trimestrale o annuale dei grandi gruppi bancari ma anche in un’ottica di medio lungo periodo».

 

 

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