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Addio Sirio, guida e anima della Massetana

Il ricordo degli allenatori e dei giocatori della squadra: «Indimenticabile, trasmetteva passione e umanità»
Sirio Panerati
Sirio Panerati

MASSA MARITTIMA. Piazza Garibaldi adesso è deserta, Massa Marittima è rimasta sola. Con Sirio Panerati, 83 anni, si è spento il raggio di sole, il calore, la luce con cui ha guidato la Massetana verso i successi in Seconda e Prima categoria, Promozione e frequentazione di ben otto campionati di Eccellenza. In pratica il racconto di una vita al comando del sodalizio a cui ha regalato tutto se stesso. Il racconto di questa fiaba calcistica parte dall’attuale allenatore della Massetana, Massimo Cavaglioni.

Il ricordo di un presidente straordinario

«Sono state stagioni meravigliose dove i successi erano accolti con garbato entusiasmo, le sconfitte incidenti di percorso. Con lui non ho mai avuti problemi – dice il mister –  ci siamo sempre stimati e voluti bene. Non era un presidente invadente, non entrava in questioni tecniche, non metteva bocca nella formazione. Scherzando gli ricordavo che i presidenti non capiscono nulla di calcio giocato, e lui rideva. Non aveva bisogno di parole, usava il linguaggio degli occhi. E io, tutti, capivamo. Quando ha lasciato la presidenza è tornato a fare il tifoso, il primo. In tribuna sosteneva la squadra, in piazza chiacchierava di calcio con tutti. Insieme a Sirio si è spenta una stella».

Luciano Luzzetti per 4 anni è stato il tecnico del settore giovanile dove ha vinto 4 campionati. «Ho avuto la fortuna di vivere quattro stagioni straordinarie insieme a Sirio. – ricorda – Un ciclo forse irripetibile, tanto bello che è impossibile parlarne senza rivivere le sensazioni, gli odori, i particolari di quei momenti. Era un appassionato del settore giovanile, teneva molto alla cura meticolosa dei ragazzi, era l’anima che proteggeva e stimolava. Vivevamo da professionisti, non si mancava nulla. Insieme a Fausto Poli ci seguiva passo passo, era sempre presente al campo, la sua vicinanza era concreta. Sirio era brioso, una splendida persona, avvertivamo tutto l’orgoglio che nutriva per noi, ci sentivamo liberi. Una sensazione fantastica in grado di farci vincere 4 campionati, una finalissima del Passalacqua. L’altra l’abbiamo persa ai rigori. Nel suo ristorante abbiamo festeggiato molto tutti insieme. Di Sirio ricorderò sempre la passione e l’umanità che trasmetteva. Con lui mi sono formato molto come tecnico».

Andrea Luzzetti per 4 anni ha indossato la maglia di portiere della Massetana quando era in Promozione. «Ero il secondo portiere, stavo in panchina. Questo non mi ha impedito di assaporare tutto il tempo che ho vissuto insieme a Sirio – ricorda – Anzi, è stato un periodo che definisco straordinario. Era sorridente, tranquillo, non metteva pressione, ci voleva bene. Tanto. È stata una parentesi di crescita, i migliori anni della mia vita da giocatore. Impossibile dimenticare i pranzi e le ceni nel suo ristorante duranti i quali si godeva delle vittorie e si esorcizzavano le cadute. Sirio ci capiva, noi capivamo lui. Senza parlare».

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