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Addio Massimo, l’ingegnere che ha cambiato la città

Massimo Biagini aveva 61 anni, fra le altre cose ha realizzato il progetto strutturale della nuova questura. Ha lavorato al restauro delle Mura
L'ingegner Massimo Biagini
Massimo Biagini

GROSSETO. La città piange una delle sue menti più illuminate. Si è spento, a soli 61 anni, l’ingegner Massimo Biagini. Una malattia non gli ha lasciato scampo.

Lascia un figlio, Filippo.

Laureato a Pisa, Massimo Biagini era iscritto all’ordine degli ingegneri dal 1989. E poco dopo, nel 1990, ha aperto il suo studio di progettazione, l’Emmebi Ingegneria, con sede in via Vigna Fanucci, a Grosseto.

Alla progettazione di Massimo Biagini si devono alcune delle opere che hanno cambiato la città di Grosseto.

Suo il progetto strutturale della nuova questura

Fra le altre opera ha realizzato il progetto strutturale dei lavori della nuova questura di Grosseto, dell’incubatore di impresa Grosseto Sviluppo, in via Giordania, della trasformazione dell’asilo Vittorio Emanuele in Museo di storia naturale e poi del convento delle Clarisse.

E ancora, fra il 2003 e il 2006, ha seguito il restauro delle Mura.

Più di recente ha progettato il centro per i disturbi alimentari di Casa Mora, a Castiglione e la Rsa che ha aperto da poco in via Genova.

Tantissimi, negli anni, i progetti di edilizia privata, in città e non solo.

Massimo Biagini
Massimo Biagini

Alla famiglia di Massimo le condoglianze della redazione di MaremmaOggi.

I funerali di Biagini saranno celebrati mercoledì 5 aprile alle 10.30 alla chiesa della Misericordia

 

 

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