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Addio Luca «Caro amico fuori e dentro al partito»

Un amico: «Non voglio crederci che non ci sia più, non smetterò mai di rivedermelo sbucare da dietro al teatro degli Industri con la sua bicicletta»
Luca Mechini
Luca Mechini

GROSSETO. Un appassionato di politica e di vita, Luca Mechini. Era figlio dell’ex dirigente del partito comunista Rodolfo Mechini, fino all’ultimo impegnato nel tessuto politico maremmano.

Purtroppo, un peggioramento delle sue condizioni di salute, nella notte dell’8 febbraio, lo ha strappato a questo mondo.

«Luca era un uomo sincero e altruista – ricorda l’amico Giovanni Di Meo – lo ricordo bene anche per la sua passione per la musica anni ’70 e per il suo impegno politico, con il partico comunista».

«Ci eravamo iscritti insieme a Rifondazione comunista nel gennaio 2022 – ricorda Di Meo – per me era un ritorno, mentre per lui è stato qualcosa di strano. Perché dopo il cambio del nome del Partito Comunista Italiano del 1991 non aveva piu’ ripreso alcuna tessera di partito fino, appunto, al 2022. Senza mai abbandonare, però, un forte senso di nostalgia per quello che aveva vissuto».

«Non era laureato, ma era il mio professore»

Luca negli ultimi anni aveva avuto dei problemi di salute. «Nel 2016 un ictus lo aveva un po’ rallentato – ricorda Di Meo – anche se quando parlava di argomenti a lui cari, come un suo saggio sull’Unione Europea, era sempre molto concentrato e spedito».

«Purtroppo, Luca non si era laureato per via dei problemi familiari che ha sofferto – racconta Di Meo – ma posso dire che senza dubbio è stato il migliore insegnante di storia che abbia mai avuto, anche perché alcune cose le aveva vissute direttamente. Ed era stato insieme a suo padre a incontri internazionali molto importanti».

«Sembra proprio che questo secondo ictus gli sia stato fatale – conclude Di Meo – Non voglio comunque crederci che non ci sia più, non smetterò mai di rivedermelo sbucare dietro al teatro degli Industri con la sua bicicletta. Poi veniva verso la mia pizzeria dove ci fermavamo spesso a parlare».

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