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Addio all’eroe dell’alluvione del ’66

Andrea Mandanici è scomparso oggi, all’età di 89 anni. Sottoufficiale dell’Aeronautica militare, nel ’66 fu il primo a sorvolare in elicottero la città invasa dall’Ombrone e a prestare soccorso agli alluvionati
L’elicottero che sorvolava Grosseto durante l’alluvione

GROSSETO. A bordo dell’elicottero dell’Aeronautica militare fu il primo a sorvolare la città e le campagne invase dalle acque dell’Ombrone nel ’66. Poi continuò per 9 giorni, insieme al pilota Vittorio Amadeo e ai compagni, tirando su le persone dai tetti, lanciando viveri e acqua, contribuendo a salvare centinaia di vite.

Andrea Mandanici, 89 anni, si è spento oggi, 29 giugno, all’ospedale Misericordia, dove era ricoverato da qualche giorno. 

Rischiò grosso lui stesso, nel ’66, quando dopo un salvataggio nelle campagne intorno a Grosseto, proprio il 4 novembre, il suo posto sull’elicottero venne ceduto a un ferito. Mandanici rimase per ore in attesa, al freddo, prima che i compagni tornassero a recuperarlo.

Dalla Sicilia alla Maremma, con la passione del volo

Ex motorista elicotterista e maresciallo scelto dell’Aeronautica, era un grande appassionato di motori e di volo ed è stato tra i promotori dell’Aeroclub Ali Maremma, che oggi piange l’amico, sempre presente e operativo. Fino a che le sue condizioni glielo hanno permesso, infatti, ha continuato a frequentare assiduamente il club.

Mandanici era nato nel 1934 a Castroreale, in provincia di Messina, che ha lasciato nei primi anni ’50 quando si è arruolato nell’Aeronautica e ha iniziato il percorso che 10 anni dopo lo avrebbe portato a Grosseto. Prima era stato a Caserta, un periodo in Sardegna, poi a Pratica di mare. Nel 1959 l’arrivo al Baccarini dove è rimasto fino alla pensione. In Maremma, infatti, Andrea aveva conosciuto la moglie, Matilde, scomparsa nel 2010, e qui sono nati i figli Monica e Gianluca.

L’uomo dei motori

Andrea Mandanici aveva la responsabilità dei motori, tenerli in perfetto funzionamento e provvedere alle riparazioni. I motori degli elicotteri e degli aerei. Non era propriamente addetto al volo, se non a supporto del pilota nelle operazioni. Ma non ci pensò due volte a trasformarsi in un “soccorritore aereo” nei giorni dell’alluvione. Che gli costarono anche un brutto malanno, ma dei quali ricordava con vivide immagini ogni minuto e ogni persona che aveva contribuito a salvare.

I funerali si terranno venerdì 30 giugno, alle 16, alla cappella di Sterpeto. Poi la salma sarà cremata il 4 luglio. In quella data, dalle 10 alle 11, sarà esposta per un ultimo saluto alla sala del commiato del tempio crematorio di Sterpeto.

 

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