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Addio al mecenate di Grosseto

Il collezionista d’arte Gianfranco Luzzetti è morto questa mattina a Firenze, dove abitava dagli anni 80. La città è in lutto per la perdita del suo più importante benefattore
Gianfranco Luzzetti durante il conferimento del premio Grifone d’oro nel 2019
Gianfranco Luzzetti durante il conferimento delGrifone d’oro nel 2019

FIRENZE. È scomparso oggi, 21 giugno, nella sua casa museo sull’Arno accanto alla Torre degli Angiolieri, Gianfranco Luzzetti, antiquario, collezionista, grande esperto d’arte, uomo di immensa cultura, che aveva dedicato tutta la sua vita alla ricerca del bello. Aveva 91 anni.

Era nato a Giuncarico, nel comune di Gavorrano, nel 1932, ma si era presto allontanato seguendo il padre, ispettore del dazio nel suo lavoro nei paesi vicini. Si era poi stabilito a Grosseto, negli anni della seconda guerra mondiale, ma la città di provincia gli andava stretta. Così si trasferì prima a Roma e poi a Milano, dove lavorava per la compagnia British Petroleum.

Proprio viaggiando per lavoro, in Italia e all’estero, Luzzetti ebbe modo di coltivare e affinare la sua grande passione per l’arte, visitando musei e mostre delle città che frequentava. Girando per i mercatini dove erano in vendita oggetti antichi, scoprì l’interesse per l’antiquariato che lo portò presto a cambiare lavoro e ad aprire un suo primo negozio e ad affinare il gusto per la pittura e la scultura.

Un “toscanaccio” in via Montenapoleone

In breve Luzzetti si spostò nella strada più ricca e celebre di Milano: via Montenapoleone, dove ebbe modo di incontrare uomini d’affari e personalità politiche, direttori di grandi musei internazionali e personalità della cultura. Tra questi Eugenio Montale che lo chiamava affettuosamente “toscanaccio”.

Luzzetti ha girato il mondo in lungo e in largo, spostandosi tra Roma, Milano e Firenze che scelse a sua definitiva dimora negli anni ’80. Sempre cercando, raccogliendo e mettendo insieme una collezione d’arte di valore inestimabile, una parte della quale è stata donata alla città e ha trovato al sua sede ideale al polo espositivo delle Clarisse:  64 opere che raccolgono la storia dell’arte italiana dal ‘300, all’800, con nomi prestigiosi come Antonio Rossellino, Giambologna, Rutilio Manetti.

Un legame mai reciso quello di Luzzetti con il capoluogo maremmano, che gli era sempre rimasto nel cuore. Il 30 novembre del 2018, in occasione delle celebrazioni della Festa della Toscana, gli venne conferita la cittadinanza onoraria e, l’anno dopo, venne insignito del Grifone d’oro.

Il cordoglio dell’amministrazione

«Un giorno doloroso per la nostra città. Una perdita immensa, umana e culturale. Oggi perdiamo non solo un collezionista, ma un uomo profondissimo e di grandi qualità, un amico della città e di tutti noi. Nato nel cuore della nostra Maremma, nonostante abbia concentrato la sua vita e la propria attività a Roma, Milano e Firenze, Gianfranco Luzzetti è sempre rimasto legato al nostro territorio che ha portato nel cuore fino all’ultimo respiro e che, non a caso, ha scelto come nicchia per donare parte dei suoi preziosi tesori», dichiarano il sindaco Antonfrancesco Vivarelli Colonna e l’assessore alla cultura Luca Agresti .

«Lascia un’eredità importantissima per la città, per la quale saremo sempre grati, con i dipinti e le sculture donate al nostro Comune. Un gesto di amore sincero, per la sua città di cui tutt’oggi i grossetani possono godere nel museo che porta il suo nome, al Polo Culturale Le Clarisse di Fondazione Grosseto Cultura . L’Amministrazione comunale intende conservare nella memoria collettiva il ricordo di Granfranco, attivandosi con la collaborazione dei familiari. Ci stringiamo calorosamente ai suoi cari e porgiamo le nostre più sentite condoglianze».

Fondazione cultura: «addio al nostro mecenate»

«Siamo enormemente dispiaciuti per questa perdita. Dal 1999, in occasione della prima mostra delle sue opere al Museo archeologico, fino all’inaugurazione del suo museo esattamente venti anni dopo, Gianfranco Luzzetti ha rappresentato per Grosseto un instancabile promotore culturale, un mecenate illuminato e un esempio di grande generosità e umanità», scrivono Giovanni Tombari, presidente di Fondazione Grosseto Cultura, Mauro Papa, direttore del Polo culturale Le Clarisse, con il Cda, i dipendenti e i collaboratori di Fondazione Grosseto Cultura.

«Dopo aver curato tante mostre e aver donato 64 capolavori alla città, rimarrà di lui il vivo ricordo di una persona interessata solo alla crescita culturale, e quindi al benessere, dei suoi concittadini. Perché Gianfranco non ha guadagnato altro, dalla sua attività in Maremma, se non la stima e l’affetto di tutti».

Il cordoglio del vescovo Giovanni Roncari

Il vescovo Giovanni, con la Diocesi tutta esprime la sua vicinanza nella preghiera ai familiari di Gianfranco Luzzetti, deceduto a 91 anni. «La Diocesi di Grosseto, così come l’intera città, è debitrice a questo nostro concittadino, che ha amato la sua terra d’origine, pur se ormai viveva a Firenze, al punto da donarle opere di straordinario valore e bellezza per allestire la pinacoteca civica. Verso la nostra Chiesa ha sempre manifestato amabile attenzione ogni qual volta ci siamo rivolti a lui per impreziosire con opere pittoriche di alto valore artistico e simbolico alcune nostre iniziative, a partire dalla Settimana della Bellezza. Luzzetti ci aveva abituati bene, diciamo così, mettendo ogni anno a disposizione del territorio, perchè ne godesse, dipinti che ci hanno aiutati a pregustare la Bellezza che per noi cristiani ha un nome e un volto: Gesù.

Ora preghiamo per lui, perché la bellezza che qui sulla terra ha ricercato, desiderato, coltivato, curato, sino a farne la ragione della sua lunga e avvincente vicenda umana, possa incontrarla in pienezza, faccia a faccia nel volto del più bello tra i figli dell’uomo.

Ci stringiamo, dunque, con affetto ai parenti, compreso il nostro don Franco Cencioni, che era entrato nel suo contesto familiare dopo che la sorella di Gianfranco aveva sposato suo fratello Renato. E sappiamo quanto affetto intercorreva tra don Cencioni e Luzzetti». 

 Fabrizio Rossi: «Cordoglio e riconoscenza da parte di tutti i grossetani»

Al cordoglio della città si aggiunge anche quello del parlamentare di Fratelli d’Italia Fabrizio Rossi. «Oggi se ne va un grande uomo, che ha portato a Grosseto, con la donazione di dipinti e sculture, esposte al Polo “Le Clarisse”, dove esiste un museo che porta il suo nome, grande cultura e qualità – dice il deputato – Esprimo a tutta la famiglia il mio personale cordoglio e riconoscenza». 

Autore

  • Lina Senserini

    Redattrice di MaremmaOggi. Laurea in Lettere moderne, giornalista dal 1995. Dopo 20 anni di ufficio stampa e altre esperienze nel campo dell’informazione, sono tornata alle "origini" prima sulla carta stampata, poi sulle pagine di MaremmaOggi. Maremma Oggi il giornale on line della Maremma Toscana - #UniciComeLaMaremma

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