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Addio al decano degli architetti

Se n’è andato, a 76 anni, Fausto Pasquesi: è stato il primo professionista di Scarlino. Suo il progetto, poi modificato, della ristrutturazione del Comune
Fausto Pasquesi

SCARLINO. Sebbene malato da un anno, la morte dell’architetto Fausto Pasquesi, 76 anni, ha lasciato la comunità scarlinese attonita e profondamente addolorata.

Non solo era conosciutissimo in paese, ma aveva lavorato spesso anche con il Comune di cui era originario e nel quale ancora abitava. Era iscritto all’albo dal 1976 con la matricola 39, un decano quindi degli architetti della provincia di Grosseto, primo e unico a Scarlino.

Un sognatore pieno di fantasia

Chi ha avuto l’occasione di lavorare o collaborare con lui ne ha un ricordo di persona professionale e meticolosa. Ma chi lo ha conosciuto nei rapporti quotidiani e sociali tipici dei piccoli centri, come Michele, lo ricorda come «un sognatore, un uomo pieno di idee e fantasia che non ebbe problemi a condividere con la comunità, sia per il Comune in occasione del bellissimo progetto per “il parco del castello” del paese, sia nell’attività di volontariato della Pro Loco durante la presidenza di Roberto Culatti».

Un professionista che guardava avanti

E proprio Roberto Culatti, compagno alle scuole medie di Fausto e amico di tutta la vita, racconta quest’uomo come «un professionista dotato con in più una notevole vena artistica. Dal 1970 al 1985 sono stato vice sindaco e la nostra amministrazione in quel periodo si spesso avvalsa della sua professionalità, ricorda Culatti. La ristrutturazione di quello che è oggi il palazzo comunale avvenne grazie ad un suo progetto, sebbene in corso d’opera ne venne modificato il disegno. Credo che Fausto fosse troppo avanti per un piccolo paese come Scarlino, forse gli amministratori non l’hanno mai davvero capito; vero è che da un certo punto in poi le sue idee innovative non hanno più trovato l’humus giusto». 

Sportivo, attivo nella mente e nel fisico, lo si poteva incontrare spesso lungo le costiere scarlinesi dove andava a fare una corsetta leggera. Purtroppo, a causa della malattia che lo aveva colpito un anno fa, si era dovuto ritirare a vita privata.

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