GROSSETO. Da tempo era in cura all’ospedale di Lecco. La malattia purtroppo ha avuto la meglio e Stefano De Ruggiero, domenica 28 maggio, ha salutato per l’ultima volta i suoi cari. La notizia della sua perdita ha gettato un’ombra sui cuori di familiari, amici e parenti che si sono ritrovati davanti al feretro nei funerali avvenuti lunedì 29 maggio.
Stefano, 84 anni, è stato un dirigente dell’Inps di Grosseto che ha svolto il suo lavoro sempre in maniera esemplare. Un uomo sempre disponibile nella soluzione dei problemi più disparati. Sempre pronto alla battuta, si è rivelato altrettanto spesso un amico sincero per tutti quelli che hanno avuto la fortuna di conoscerlo.
De Ruggiero è uno dei volti che sono sempre rimasti più impressi ai nuovi impiegati Inps e uno dei più apprezzati nella sede di Grosseto. Una figura amica anche delle imprese, sempre attenta alle esigenze delle varie realtà maremmane.
Stefano grande amico e grande sportivo
Era veramente difficile non volergli bene. Sempre curioso e molto attivo anche nelle attività fuori dall’orario lavorativo per anni è stato uno dei ballerini di tango argentino della città. Sportivo nell’anima, partecipava anche alle passeggiate di Nordic walking a Grosseto, insieme a sua moglie e a un gruppo affiatato di amici.
Pur vivendo a Lecco, con la sua attuale moglie Antonella, nel periodo estivo si trasferivano spesso a Istia, dove si godevano la stagione nella casa a due passi dalla città.
Per anni Stefano De Ruggiero è stato a capo della vigilanza ispettiva Inps e i suoi colleghi, che lo ricordano ancora con immagini ricche di colore, condividono un dolore che li lascia senza fiato. I dottori Marco Castagna, Pierluigi Mori, Algeri, e l’avvocato Claudio Miele si stringono al cordoglio della famiglia. Vicini alla figlia Francesca, avvocata, alla moglie e a tutti i loro cari.
Nato a Grosseto, pare abbia scelto quasi da subito di fare l’astronauta, poi qualcosa deve essere cambiato. Pallino fisso, invece, è sempre rimasto quello della scrittura. In redazione mi hanno offerto una sedia che a volte assomiglia all’Apollo 11. Qui scrivo, e scopro.
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