GROSSETO. Un male improvviso e silenzioso se l’è portato via. Nella notte tra il 22 e il 23 di maggio, la morte di Giampiero Lozzi ha spalancato un abisso di dolore nel cuore di sua moglie e di sua figlia. Ma anche di tutta la Filarmonica città di Grosseto e del paese di Montepescali. Un luogo a cui era tanto affezionato e che tanto amore gli ha sempre riservato.
Giampiero, classe ’57, era un tecnico in servizio alla Asl. Ha lavorato per anni a Grosseto, da circa un anno era andato in pensione.
Si era allontanato dal paese per via del lavoro e della famiglia. Sposato nell’88, si era trasferito a Grosseto anche se Montepescali era sempre lì ad aspettarlo. Cercava di non mancare mai a ogni iniziativa e dopo la pensione era ancora più facile ritrovarlo tra quelle viuzze durante le feste o le ricorrenze.
«Aveva una risata memorabile – ricorda l’amica Fabiana Paladini – di quelle proprio sentite, vigorose, ce l’ho sempre stampata in mente».
Fabiana faceva parte dello stesso gruppo di giovani di Giampiero che dal paese prendeva il pullman per raggiungere le scuole a Grosseto. Vive ancora i ricordi di quel bellissimo periodo della sua vita con particolare vivacità. «Lo ricordo ancora bene con le sue corse al pullman la mattina. Arrivava tutto trafelato – racconta – Era un amico sincero ed è sempre rimasto legato a tutti. Ha giocato nella squadra del Montepescali da giovane e negli anni abbiamo condiviso tante feste e ritrovi».
«Viveva per la famiglia, la musica e il lavoro»
L’ultima volta Fabiana lo aveva contattato il 4 maggio per sapere se fosse stato presente alla Festa della mamma in paese. «Era una persona molto attiva e anche quando andò a stare a Grosseto, appena poteva è sempre tornato al paese», racconta l’amica.
Giampiero era un appassionato della musica, era uno dei fiati della Filarmonica Città di Grosseto, dove suonava il sax contralto. Sempre con Montepescali nel cuore. «Più volte mi ha detto che era intenzionato a portare la Filarmonica qui in paese – racconta Fabiana – ci teneva tanto alla banda e a questa sua grande passione, ci aveva studiato molto negli anni».
Anche i suoi compagni di spartito lo ricordano con affetto e commozione: «Era amico di tutti – dice Renato Chelli della Filarmonica – aveva un carattere dolce e amorevole. Era stato eletto segretario dell’associazione. Viveva per la famiglia, per la musica e per il lavoro. In tutti gli ambienti, anche nella banda, cercava sempre di migliorarsi. Con noi era sempre presente e collaborava anche con altri gruppi».
«Per tutti non avere Giampiero è una grossa perdita – dice Fabiana – quando poi hai vissuto con una persona uno dei periodi più belli della tua vita come l’infanzia, è ancora più dura». L’amicizia era rimasta forte infatti, non solo con Fabiana, e rivedere o parlando di una persona così cara a tanti e conosciuta da così tanto tempo, ogni immagine si riempie di ricordi ancora vivi e caldi.
La sua perdita ha lasciato tutti di stucco. «A Montepescali siamo rimasti in pochi – conclude Fabiana – qui aveva ancora radici ben salde. Il paese è come una grande famiglia e perdere Giampiero è come perdere un parente, ne sentiremo tutti la mancanza»
Ricordiamo che i funerali sono in programma per domani 23 maggio, alle 16, nella chiesa dei Santi Stefano e Lorenzo a Montepescali, in via San Lorenzo 10.
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Nato a Grosseto, pare abbia scelto quasi da subito di fare l’astronauta, poi qualcosa deve essere cambiato. Pallino fisso, invece, è sempre rimasto quello della scrittura. In redazione mi hanno offerto una sedia che a volte assomiglia all’Apollo 11. Qui scrivo, e scopro. Maremma Oggi il giornale on line della Maremma Toscana - #UniciComeLaMaremma
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