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Acqua scura al Beveraggio: «Il sindaco sia serio e dia risposte»

Il video circolato il 6 gennaio viene smentito da Antonfrancesco Vivarelli Colonna con un video su Facebook. Due giorni dopo, l’associazione ambientalista richiama il primo cittadino e chiede un incontro per ascoltare le proposte delle associazioni
Matteo Della Negra e Roberto Barocci del comitato Grosseto Aria Pulita davanti al fosso del Beveraggio
Matteo Della Negra e Roberto Barocci del comitato Grosseto Aria Pulita davanti al fosso del Beveraggio. In alto a destra un fermo immagine del video del 6 gennaio, con le acque nere

GROSSETO. Una piena di acqua nera era stata ripresa al fosso Beveraggio, poco fuori Barbanella, il 6 gennaio. La risposta del sindaco Antonfrancesco Vivarelli Colonna, che smentiva ogni allarmismo, era arrivata il 10, anche con un video fatto sui social.

Oggi, 12 gennaio, il comitato ambientalista Grosseto Aria pulita, contestando le dichiarazioni del primo cittadino, fa il punto sulla situazione del fosso.

La nera piena del Beveraggio

Il 6 gennaio, Laura Coralli era uscita di casa alle 13,28 per filmare quello che aveva visto aprendo la finestra. A pochi metri da casa sua infatti, davanti al podere Barbanella vecchia, il fosso Beveraggio scorreva velocemente e il colore era scuro. «Il punto dove le riprese sono state effettuate non è in alcuna confluenza, come dice il sindaco di Grosseto nel video – dice Coralli – le ho fatte uscendo di casa, a 560 metri dallo sbocco a cielo aperto del quartiere Le Gemme e a 980 metri dalla confluenza del Beveraggio col fosso Barbanella».

Non è la prima volta che Coralli documenta una situazione simile. «Ho fatto diversi filmati, uno l’ho messo anche a disposizione della procura – prosegue Coralli – li ho fatti per documentare la situazione igienico sanitaria prima, durante e dopo le piene più o meno alte. Ho visto sempre acque nere, dense e puzzolenti alzarsi a ogni pioggia consistente e non eccezionale come quella del 6 gennaio scorso. Acque che viaggiano velocemente anche in contropendenza, come dice il sindaco, verso il Fosso Barbanella e da lì verso il Canale san Rocco che non fa depurazione perché il suo alveo è cementato».

«Il sindaco dice che le acque nel filmato sono praticamente quelle piovane provenienti dai fossi e dai canali circostanti – conclude Coralli – Segnalo che le scoline nei campi sono state sempre asciutte e che, soprattutto, il fosso Beveraggio non ha confluenze di altri fossi se non quella del Fosso Barbanella molto più avanti da dove ho filmato. Invito il sindaco a verificare di persona cosa lascia la piena sulle sponde del Fosso: carta igienica, assorbenti e tante altre cose provenienti dai gabinetti della città».

La prima risposta del Comune

Visto il video, il sindaco Antonfrancesco Vivarelli Colonna aveva risposto il 10 gennaio, anche pubblicando un video sulla sua pagina Facebook. Dicendo che il post accompagnato dal filmato dove il beveraggio veniva definito una “fogna illegale a cielo aperto”, era tutta “aria fritta“. 

«Le acque nel filmato sono esclusivamente quelle piovane provenienti dai fossi e dai canali circostanti – dice il sindaco Vivarelli Colonna nel video – le acque riprese dal filmato sono il risultato della confluenza nel fosso Beveraggio e nel fosso Barbanella delle acque meteoriche. In aperta campagna». 

Poi Vivarelli Colonna nel video mostra il grafico, anche quello contestato (vedremo dopo) dall’associazione ambientalista. «Prendiamo sempre sul serio le segnalazioni, e i nostri tecnici con quelli Adf hanno analizzato tutto – dice Vivarelli Colonna – anche se il fosso Beveraggio potesse essere interessato dallo scolmatore di piena. Poco pochissimo, così come si evince dal grafico. La linea arancione è quella dello scolmatore, si tratta di pochissimi metri cubi quando c’era la piena».

Grafico scolmatore fosso Beveraggio
Il grafico mostrato dal sindaco

Concludendo, il sindaco si è rivolto al comitato ambientalista invitandolo ad andare oltre ai pregiudizi politici. «Cercate di guardare oltre il pregiudizi politici, studiate, concentratevi, collegate il cervello – prosegue – Studiate e verificate, addentratevi bene negli argomenti, approfondite, ed eviterete cantonate».

Il comitato Aria pulita «Sia il sindaco a documentarsi bene»

La risposta di Vivarelli Colonna però, non ha affatto chiarito i dubbi al comitato ambientalista, anzi.

In breve, i tre rappresentanti del comitato Matteo Della Negra, Roberto Barocci e Laura Coralli, con una serie di dichiarazioni e analisi, sconfessano quelle del sindaco di Grosseto riportate anche sul video Facebook. «Quella era acqua nera, ed era del fosso Beveraggio, il video non è stato girato in nessuna confluenza come dimostrato da Coralli – dice Barocci – E il grafico mostrato dal sindaco nel video lo smentisce, parla di pochi metri cubi al secondo ma non del tempo in cui queste acque scure hanno continuato a defluire. In commissione ambiente è stato detto che non c’è emergenza sanitaria, ma non ci risulta».

La volontà del comitato non è quella di creare allarmismi ma di attivare in Comune nella risoluzione del problema.

Anche in occasione della pubblicazione del video avevano rinnovato la richiesta della convocazione di una commissione aperta alla partecipazione delle associazioni di tutela ambientale, sulle proposte che erano già state avanzate. «Abbiamo chiesto di poterci confrontare nuovamente con il sindaco – dice Barocci – molte cose nelle sue ultime dichiarazioni non tornano. Una di queste è che il fosso Beveraggio avrebbe una contro pendenza e pertanto non può scaricare sul San Rocco. Il video del 6 gennaio lo smentisce».

«Oltretutto ci risulta che l’emergenza sanitaria ci sia eccome – prosegue Barocci – Il sindaco il 24.5.22 nella sua ordinanza ha scritto: “Atteso che la suddetta condizione si configura quindi come una situazione di emergenza sanitaria e di igiene pubblica a carattere esclusivamente locale”. Tralascio le tante lettere di allarme sanitario scritte dalla locale Asl a tutti gli enti pubblici, che fingono di non conoscere. Chiediamo al sindaco: cosa in concreto ha fatto in due anni per eliminare questa emergenza sanitaria?».

Il grafico: «Pochi metri cubi sì, ma per quanto tempo?»

A fare il punto sul grafico mostrato dal sindaco, che smentirebbe le sue stesse dichiarazioni, è Matteo Della Negra. «Il primo cittadino mostra un grafico nel video – dice Della Negra – In questo grafico non si capisce bene che cosa sia rappresentato sull’asse verticale delle ordinate, il sindaco non lo dice, ma indica la parte superiore alla linea tratteggiata in arancione come quella di attivazione dello scolmatore. Sulla linea delle ascisse, invece, è riportato chiaramente il tempo in cui il 6 gennaio si sono registrati gli sfioramenti. Mostrando tale grafico il sindaco ha affermato che lo scolmatore ha scaricato pochi metri cubi al secondo».

Dalla Negra mostra il grafico davanti al fosso Beveraggio
Matteo Della Negra mostra il grafico davanti al fosso Beveraggio

«È possibile che sia vero che siano stati scaricati pochi metri cubi al secondo – dice Della Negra – ma in base al grafico mostrato dal sindaco lo scarico però sarebbe durato complessivamente circa 5 ore. Facciamo i conti: in 5 ore ci sono, 60 secondi x 60 minuti x 5 ore pari a 18mila secondi. Se per “pochi metri cubi al secondo” dobbiamo intendere il minimo di 2 metri cubi, rimanendo bassi, significa che sono stati complessivamente circa 36mila i metri cubi di acque miste (nere e piovane) che dalle fogne di Grosseto sono andati a finire nel Beveraggio e quindi nel San Rocco».

Infine, Della Negra, ribadisce la necessità di un incontro in Comune. «Per l’ennesima volta, alle non risposte del sindaco e dell’amministrazione comunale chiediamo la convocazione di una commissione ambiente aperta alle associazioni di tutela ambientale – conclude – in cui si affronti seriamente il problema dell’inquinamento del fosso Beveraggio per risolverlo, senza dire altre sciocchezze. Chiediamo anche che si prendano in carico le proposte fatte da Italia Nostra, Wwf, Forum ambientalista, Grosseto Aria Pulita e Grosseto al centro lo scorso mese di agosto».

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Autore

  • Federico Catocci

    Nato a Grosseto, pare abbia scelto quasi da subito di fare l’astronauta, poi qualcosa deve essere cambiato. Pallino fisso, invece, è sempre rimasto quello della scrittura. In redazione mi hanno offerto una sedia che a volte assomiglia all’Apollo 11. Qui scrivo, e scopro. Maremma Oggi il giornale on line della Maremma Toscana - #UniciComeLaMaremma

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