CASTIGLIONE DELLA PESCAIA. Sembrerebbero arrivate ad una svolta le indagini sull’accoltellamento di sabato 12 luglio sul molo a Castiglione della Pescaia. I carabinieri avrebbero individuato i colpevoli, ritrovando anche il coltello usato e una maglietta sporca di sangue.
Potrebbe trattarsi di due minorenni grossetani. I carabinieri, che hanno cominciato le indagini subito dopo il gravissimo fatto di sangue, avrebbero quindi concentrato le loro attenzioni sui due ragazzini. Che potrebbero essere accusati di tentato omicidio. Condizionale d’obbligo: al comando dei carabinieri le bocche sono cucite.
Le indagini partite subito dopo la lite
Sabato sera il fattaccio, con la violenta lite scoppiata intorno alle 22, a quanto pare per un telefonino rubato dall’uno all’altro. Versione però, questa, che già dai primi momenti non ha convinto del tutto gli inquirenti.
La lite è scoppiata sulla banchina del molo di ponente, quella del Faro rosso. A rimetterci è stato un tunisino di 23 anni, che è ancora ricoverato in gravi condizioni all’ospedale Misericordia di Grosseto.
I carabinieri hanno subito iniziato le indagini, anche con l’ausilio delle telecamere della zona. Individuando così i colpevoli.
Il 23enne rimasto gravemente ferito era stato soccorso dall’ambulanza della Croce Rossa e poi portato portato all’ospedale Misericordia dov’è stato operato d’urgenza. Il giovane è stato colpito da diversi fendenti.
A quanto pare era stato ferito a un orecchio in modo leggero anche il rivale, e anche lui era ricorso alle cure dei medici del pronto soccorso.



