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4 anni fa il trauma: oggi in piazza con l’associazione

Miriam Valiani non si è fatta piegare dal male che ha sconvolto la sua famiglia, e ha rilanciato con l’attivismo, il gazebo Atracto è in piazza Dante, domenica 15 maggio fino alle 19
Alcuni attivisti dell’associazione atracto con il gazebo in piazza Dante

GROSSETO. La meningite di 4 anni fa ha completamente rivoluzionato la vita di sua figlia, sposata e madre di due bambini. L’attacco della meningite gli ha provocato un trauma cerebrale, e tutta la famiglia si è trovata faccia a faccia col dolore e con le sue conseguenze. 

 

 
 
 
 
 
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Miriam Valiani, sua mamma, non ha mai lasciato sola Selene, e assieme a tutta la famiglia si è fatta forza. Una volta fuori dall’ombrello delle cure ospedaliere però, si sono trovati soli, senza punti di riferimento su come proseguire.
Si sono affidati alla Atracto (associazione traumi cranici toscani) che è riuscita a dare quel supporto che mancava, anche a livello psicologico. Perché come spiega Miriam, anche la famiglia viene travolta, non solo chi viene colpito direttamente dal trauma.

E oggi, 15 maggio, è in piazza Dante a Grosseto, con un gazebo tra il Duomo e lo sguardo di Leopoldo II di Lorena, assieme ad attivisti e alla presidente regionale dell’associazione, Iana Cannoni. Il gazebo Atracto sarà in piazza fino alle 19 per incontrare sia le famiglie colpite, sia per raccogliere fondi e sensibilizzare tutti su un tema, quello delle vittime dei traumi cerebrali, che tante volte rimane nascosto tra le pagine delle vicende quotidiane.

Al gazebo sembra di essere accolti come in una grande famiglia, chi oggi passerà in Piazza Dante, sicuramente avrà davanti un mondo capace di raccontarsi con delicatezza, con poche parole, che subito però riescono a spiegare quanto riescano a fare e quanto sia importante l’aiuto di tutti.

«Ormai quasi 4 anni fa – racconta Miriam con la sua famiglia – la nostra vita è cambiata radicalmente da un giorno all’altro, all’inizio non è stato facile affrontare una nuova realtà e la “malattia” (o l’esito di una malattia) spesso sono argomenti poco affrontati se non tabù. Oggi in piazza con la Atracto saremo presenti per dare informazioni e ricevere le famiglie, perché qualcosa si può fare nel nostro territorio, e chi è stato colpito da questo genere di traumi ne ha davvero bisogno».

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