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130 arresti e più di 1500 reati scoperti

I carabinieri si preparano per la festa dell’Arma: i numeri di un anno di attività. Annunciati nuovi servizi: «Pattuglie a piedi sulle Mura e tre nuove caserme»
Da sinistra: il tenente colonnello Matteo Orefice e il colonnello Giuseppe Adinolfi

GROSSETO. Quasi 50mila contatti con le stazioni dei carabinieri sparse sul territorio. E 32.000 pattuglie che hanno vigilato sulla provincia nell’ultimo anno. Sono soltanto due dei numeri che fotografano l’impegno dell’Arma in Maremma

Numeri forniti dal comando dei carabinieri in vista della festa dell’Arma che si svolgerà il 5 giugno. 

A raccontare date e prospettive sono il comandante provinciale, il colonnello Giuseppe Adinolfi e il tenente colonnello Matteo Orefice. Che spiega: «Spesso la sicurezza percepita è distante da quella che i numeri restituiscono come reale».

E sono proprio i numeri a confortare i due ufficiali. Cifre come quelle delle denunce, anche se in lieve aumento, descrivono un territorio che sa come reagire. Come ha illustrato il comandante provinciale Adinolfi, la Maremma infatti sembra rispondere bene alle criticità e sono tanti i cittadini che dimostrano fiducia nei carabinieri contattandoli per risolvere i problemi.

Tra gli accessi alle varie stazioni dei carabinieri e le telefonate al 112 da parte dei cittadini, in tutto il territorio provinciale, si registrano quasi 50mila contatti. Un bel da fare per i circa 500 uomini dell’Arma dislocati su tutto il territorio.

 «E l’arma dei carabinieri risponde da sola per il 82% dei reati nella provincia», hanno sottolineato Adinolfi e Orefice.

Più denunce: «Il territorio è vigile e collabora»

Il numero dei reati denunciati è aumentato tra il 2022 e il 2023: siamo passati da 7080 a 7130. Questo però non sarebbe un dato da vedere in ottica totalmente negativa. «A Grosseto la qualità della vita è buona – dice Adinolfi – il numero di reati in percentuale alla popolazione è basso rispetto ad altre zone. Cresce solitamente durante la stagione estiva, per via dei tanti turisti e anche per questo il nostro impegno in campo sarà maggiore anche nelle varie occasioni di ritrovo, come sagre o festival».

«Da anni registriamo una diminuzione dei reati più gravi – sottolinea Adinolfi – Quando vediamo un numero elevato di denunce significa che comunque c’è una rete che si attiva e risponde. Un rapporto tra cittadini e istituzioni che funziona. Denunciare è fondamentale. In altre province più popolose i numeri sono più bassi. E questo significa che ci sono molti reati che rimangono sommersi: le persone non denunciano. In Maremma nel 2023 sono stati attivati 129 codici rossi, a dimostrazione che le vittime di violenze non sono rimaste in silenzio».

Carabinieri Orefice e Adinolfi
Da sinistra: il tenente colonnello Matteo Orefice e il colonnello Giuseppe Adinolfi

In Maremma i reati scoperti sono 1528 e le persone arrestate poco meno di 130. Tra i reati, i furti in abitazione sarebbero calati del 2.6%, ma quelli nei negozi sono aumentati. «Rinnoveremo gli incontri con Confcommercio e Confesercenti – dice Adinolfi – l’appello che estendo anche ai negozianti e alle imprese è quello di utilizzare molto di più il 112 e meno i social media. Chiamare il 112 e collegarlo all’allarme del proprio negozio, è gratuito. È altrettanto importante che poi la denuncia sia fatta tempestivamente».

L’impegno sul territorio

I carabinieri come tutti gli anni hanno portano avanti anche iniziative di educazione e sensibilizzazione. Vengono ospitati nei centri anziani come nelle scuole. A volte capita che le loro stazioni locali siano aperte a iniziative rivolte ai più giovani, che hanno modo di vedere “in diretta” come lavorano gli uomini e le donne dell’arma.

Particolare attenzione viene messa nel sensibilizzare i più anziani sul tema delle truffe. «Abbiamo fatto 50 incontri con gli anziani e ringraziamo anche le associazioni e le parrocchie che ci hanno aiutato nell’organizzarli. Alcuni hanno raccontato di essere stati seguiti da chi voleva derubarli fin sotto casa – dicono i due ufficiali – è bene che l’attenzione sia sempre ben alta non solo nel contesto domestico ma anche fuori».

Il comando provinciale dei carabinieri a Grosseto
La caserma dei carabinieri

Nelle scuole, dove l’Arma tende molto a sensibilizzare su temi come il bullismo, le risposte non si sono fatte attendere. «Con gli studenti abbiamo fatto circa 70 incontri tra scuole e visite alle stazioni – ha sottolineato Orefice – È molto importante intercettare fenomeni come quelli del bullismo che spesso rischiano di sfociare in violenze di genere. In seguito agli incontri siamo stati contattati, sia studenti che insegnanti o genitori ci hanno fatto alcune segnalazioni e siamo intervenuti».

In città e fuori, ad aiutare i carabinieri sono anche i singoli cittadini e le altre forze dell’ordine. «Ci tengo a sottolineare che la rete di sorveglianza urbana in città è molto buona – dice Adinolfi – La prefettura negli ultimi anni ha sviluppato molto i piani di sorveglianza che stanno aiutando nell’individuazione dei malfattori. Altrettanto buona e proficua è la collaborazione con le altre forze dell’ordine, sia in città che fuori i piani coordinati stanno dando i loro frutti e ringrazio tutti gli uomini e le donne che sono in campo».

Carabinieri a piedi sulle Mura

Il comandante Adinolfi ha annunciato che presto i carabinieri saranno anche sulle anche sulle Mura con un servizio di supporto all’attività degli agenti della polizia municipale. «I carabinieri svolgeranno un servizio di sorveglianza a piedi sulle Mura del centro storico – dice Adinolfi – servirà anche ai cittadini per vivere quegli spazi con più tranquillità». 

L’Arma dei carabinieri sarà destinataria anche di alcuni finanziamenti del Pnrr e di alcune operazioni di rinnovamento. «Al di là della lotta alla criminalità dobbiamo dare attenzione anche ai costi – dice Adinolfi – va a beneficio dei cittadini». Così tramite efficientamento energetico su tutta la provincia le stazioni hanno iniziato a risparmiare il 9% annuo nelle bollette contribuendo a raggiungere la soglia di 460mila euro risparmiati ogni 365 giorni a livello provinciale.

L’acquisizione di 6 caserme del territorio da parte del Demanio permetterà che su altri edifici non gravino ulteriori affitti. E con i fondi del Pnrr arriveranno caserme nuove a Punta Ala, Santa Fiora e Fonteblanda.

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