SCARLINO. Il 15 marzo 2021, la sindaca di Scarlino Francesca Travison, fu costretta a dichiarare il borgo zona rossa. I contagi di Covid-19 erano saliti vertiginosamente e la prima cittadina fu costretta a prendere la decisione più estrema. Girava voce in paese e sui social, che l’aumento dei contagi fosse stato causato da una festa di compleanno, una cena organizzata da due professionisti alle Case, tra Scarlino Scalo e il borgo.
Un compleanno al centro dell’inchiesta
Ora, è arrivata la certezza che – secondo la procura – sia stata proprio quella festa, alla quale avrebbero partecipato una quarantina di persone, ad essere stata la causa dell’aumento dei contagi nel borgo: il nome di marito e moglie, che avrebbero organizzato la cena per festeggiare il compleanno della donna, è iscritto nel registro degli indagati e l’accusa nei loro confronti è quella di epidemia colposa.
La cena fu organizzata in pieno lockdown, in barba a tutte le regole che valevano in quel periodo.
La notizia dell’indagine dei carabinieri è stata durante la cerimonia di inaugurazione dell’anno giudiziario dal procuratore capo Marcello Viola che ha ricordato anche un’altra inchiesta dei carabinieri del reparto investigativo di Grosseto e del Nas di Livorno, sempre legata all’emergenza coronavirus, ovvero quella aperta sulla morte di quattro anziani che erano ospiti della rsa Villa Pizzetti.
Il fascicolo sui fatti di Scarlino, è ancora nella fase delle indagini preliminari. La cena, che non poteva essere organizzata perché vietata dal decreto allora in vigore, divenne il focolaio dal quale poi prese il via l’aumento dei contagi nel borgo di Scarlino, che costrinse la sindaca a chiudere tutto. E le conseguenze furono drammatiche: tante attività furono costrette a tirare giù la saracinesca e gli animi dei residenti del borgo, si scaldarono e non poco. L’aria, ben presto, fu quella di una vera e propria caccia alle streghe.
Aumento vertiginoso dei contagi
Scarlino, a marzo del 2021, fu l’unico comune in tutta la Maremma, a finire in zona rossa. Fino al mese di febbraio, i contagi erano stati contenuti. Poi però erano arrivati fin nel borgo, fino ad allora rimasto praticamente immune al virus. In due giorni erano stati rilevate 52 positività e quattro persone erano state ricoverate in ospedale. Solo in una settimana i nuovi postivi erano stati 28 e questo aveva fatto salire l’Rt fino alla soglia della zona rossa.
La sindaca Travison, a marzo dell’anno scorso, quando le voci sulla cena avevano cominciato a circolare, aveva invitato i cittadini di Scarlino a farsi avanti. «Ma non si è mai presentato nessuno – dice oggi Francesca Travison – né allora e nemmeno nelle settimane successive». Difficile fu poi, in quel periodo, risalire al tracciamento dei contagi: l’Asl aveva a disposizione soltanto i dati dei ragazzi che andavano a scuola a Follonica. Per il resto, chi era risultato positivo dopo la famigerata cena non avrebbe fatto parola con l’Asl al momento della scoperta della positività.
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Redattrice di MaremmaOggi. Da bambina avevo un sogno, quello di soddisfare la mia curiosità. E l'ho realizzato facendo questo lavoro, quello della cronista, sulle pagine di MaremmaOggi Maremma Oggi il giornale on line della Maremma Toscana - #UniciComeLaMaremma
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