GROSSETO. Da settimane la crisi dei lavoratori stagionali in agricoltura fa discutere. In Maremma poi il “decreto flussi”, dopo l’ultimo click day, ha lasciato di stucco le imprese: l’ispettorato territoriale del lavoro non ha infatti assegnato nessun lavoratore extracomunitario alla nostra provincia. Una situazione considerata assurda e anomala, mai vista.
A fare il punto della situazione Paolo Rossi, direttore provinciale di Confagricoltura. La battuta a taccuino chiuso ci starebbe: «Sarebbe meglio chiudere, così non si fanno debiti», però le aziende hanno bisogno di certezze per fare investimenti.
Un comparto a rischio: l’intervista
Direttore Rossi, senza lavoratori stagionali cosa rischia il comparto?
«Bella domanda. Siamo di fronte ad una situazione incredibile. Le domande delle aziende non sono state accolte e di fatto la situazione in provincia di Grosseto è molto preoccupante. A cosa servono allora le riunioni con gli ispettori e la Prefettura per cose anche futili? Va chiarito tutto al più presto. Si devono fare incontri quando ci sono problemi seri e questo è un problema serissimo, mi sembra più che opportuno visto quello che si legge e sta accadendo».
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In particolare pare che in Maremma non siano previsti arrivi di lavoratori extracomunitari regolari.
«Rimaniamo basiti. E’ proprio nel settore agricolo che serve la manodopera. In generale la popolazione invecchia e ci sono sempre meno giovani che si occupano della terra. Poter contare sugli extracomunitari è sempre stata una risorsa. La legge attuale non va bene, servono risposte veloci per i problemi. L’iter burocratico che le aziende devono affrontare è una filiera assurda fino al clic day, che diventa una vera e propria lotteria. Da imprenditore è inevitabile che mi senta scoraggiato».
Serve allora rivedere tutto?
«Per forza. Se vogliamo mantenere i redditi serve lavorare. Ci vuole una vera semplificazione della legge Bossi/Fini, anche perché nei decenni il Mondo è cambiato, basta vedere la crisi demografica nei paesi occidentali. Togliamoci il paraocchi».
Proposte?
«Dobbiamo essere una Nazione più veloce, smart, che deve anticipare e capire le dinamiche. Rivoluzionare la legge attuale. Mi spiego meglio. Se potessimo coinvolgere le ambasciate dove ci sono lavoratori che vogliono venire da noi, sarebbe una prima scrematura, e sapremo subito chi sono le persone che vogliono venire davvero a lavorare da noi. Ci sarebbe già un primo controllo. Se guardiamo ai paesi vicini, penso alla Spagna per esempio, tutto è diverso. Dobbiamo darci una mossa e alla svelta».
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Giornalista di MaremmaOggi. Ho iniziato a scrivere a 17 anni in un quotidiano. E da allora non mi sono mai fermato, collaborando con molte testate: sport, cronaca, politica, l’importante è esagerare! Maremma Oggi il giornale on line della Maremma Toscana - #UniciComeLaMaremma
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