di Federico Catocci
ARCIDOSSO. We are one ring è la canzone che che dal Monte Amiata, grazie al portale YouTube, dal 21 dicembre risuona in tutto il mondo.
A scriverla è stato Mauro Minelli, libero professionista arcidossino di 53 anni che ha affiancato alla sua professione la passione per la musica e soprattutto per il canto, oramai da anni. In passato ha partecipato anche ad eventi come il Festival di Castrocaro, ha preso parte al coro Gospel di Carla Baldini, e attualmente è parte di gruppi coi quali realizza musical.

Mauro, ci tiene a dire che tutto è stato possibile anche grazie al contributo di persone come Diego Perugini (musicista, compositore e arrangiatore professionista che si è occupato appunto dell’arrangiamento e della produzione) e di Michele Nanni (l’autore di Ragazze con il coltello, edito da Castelvecchi, che si è occupato di regia e montaggio), più molti altri suoi conoscenti, parenti compresi, per la maggioranza di Arcidosso, tutti ringraziati puntualmente nei crediti del video. Un lavoro corale coi fiocchi.
Oltre al titolo, che con la simbologia dell’anello richiama al concetto di quanto tutti noi siamo uniti, anche il testo è chiaro: «Quando il tuo pensiero è solo ciò che ti riguarda/ Allora sei morto/ Allora non sei più vivo» uno dei sui primi passaggi.
Immaginato e scritto nel dicembre 2020, in piena ondata pandemica prenatalizia, è riuscito a raccogliere e condensare l’attimo, al volo, nei versi della sua canzone. We Are One Ring si pone quindi anche in contrasto a quello che ci restituiscono le cronache contemporanee, spesso zeppe di storie di egoismo e indifferenza umana. Mauro infatti, anche stimolato dal momento, ha voluto esternare la sua intuizione: «In quel momento ho pensato a quello che stavamo vivendo, alla fine ho pensato che siamo tutti uniti, non possiamo pensare che ciò che succede dall’altra parte del mondo non ci tocchi, che non ci riguardi, non è così».
Un successo inaspettato
Per il video è stato supportato da molte persone, non ultime le comparse che hanno dato il volto alla sua canzone, i commenti arrivati dopo, una sorpresa. Racconta: «Ho condiviso il video su facebook e i commenti più belli sono stati quelli delle persone che si sono commosse, ora stiamo attraversando un periodo difficile, è necessario comprenderci e sostenerci l’un l’altro, la mia canzone va anche in questa direzione».
Mauro confessa che è rimasto molto sorpreso e gratificato anche dal fatto che dopo un anno dalla stesura del testo, molte persone siano rimaste sinceramente così tanto colpite dalla sua canzone: questo è sicuramente un segno di quanto universali e senza tempo siano i valori ai quali ha fatto riferimento.
«In una scuola di Castel del Piano, dove va mia nipote – racconta Marco Minelli – so che le maestre hanno proposto la visione del video ai bambini. Mi hanno riferito che sono tutti rimasti colpiti, emozionandosi. Essere motivo di riflessione, per tutte le età, per me è importante. Uno degli obiettivi della mia canzone è anche quello infondo, certo non pretendo di cambiare le menti di alcune persone, però che questa composizione potesse dare luogo ad un momento di riflessione, ecco, è già qualcosa, vuol dire che qualcosa si è mosso».

Il successo e l’emozione delle persone intorno a questa canzone di Minelli sono sicuramente conseguenze meritate, il periodo natalizio poi si potrà prestare sicuramente meglio di altri ad una visione di questo video, anche in famiglia.

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