GROSSETO. Dopo tante polemiche e posizioni contrapposte, sono iniziati i lavori di chiusura dei varchi di viale Uranio, strada trasformata, suo malgrado, in un’arteria di scorrimento di mezzi leggeri e pesanti, quasi un pezzo di tangenziale a nord ovest della città.
Il fallimento dell’operazione-bretella a Grosseto Nord, naufragata negli anni fra ritardi burocratici e contenziosi legali (Tar e Consiglio di Stato, dopo un ricorso del proprietario di alcuni terreni da espropriare), la strada che avrebbe dovuto collegare la rotonda all’uscita della quattro corsie con la Castiglionese e la strada del Pollino, bypassando Verde Maremma e viale Uranio, costringe adesso l’Amministrazione a intervenire per ridurre la pericolosità della strada.

Con un progetto finanziato dalla Regione (circa 150mila euro), già previsto circa un anno fa, con gli allora assessori Riccardo Megale e Fausto Turbanti.
Non sono mancate neppure le polemiche politiche. Nei giorni scorsi è intervenuto Giacomo Gori, consigliere dei 5 Stelle dicendo che i varchi non vanno chiusi, anche se, va detto, la sua “collega” Marilena Del Santo, nel gennaio 2020, presentò una mozione che chiedeva l’opposto, per la pericolosità della strada. Qui la mozione su viale Uranio di Marilena Del Santo
Lo scontro è fra una parte di residenti che è spaventato dalla pericolosità della strada, che ha anche alcuni restringimenti e che ha causato incidenti gravissimi negli ultimi tempi, anche mortali e da un’altra parte che è invece preoccupata dal possibile aumento della velocità determinata dalla chiusura dei varchi.
Certo è che la decisione è presa e la ditta Massai ha iniziato i lavori.


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