GROSSETO. Se ne va una delle tasse più criticate, che l’ex amministrazione provinciale guidata da Antonfrancesco Vivarelli Colonna aveva reintrodotto nel 2019, e che gravava sui passi carrabili agricoli.
Esulta sulla sua pagina Facebook il segretario del Partito Democratico provinciale Giacomo Termine, che aveva tanto criticato la manovra quanto pervicacemente sostenuto gli interventi per la sua rimozione.
«Limatola toglie la Cosap sui passi carrabili provinciali – dice Termine – Dal 2022 la Provincia torna al fianco delle sue comunità. Si chiude la pagina di Vivarelli Colonna in Provincia».
«Francesco Limatola nei pochi mesi da quando è presidente della Provincia di Grosseto – prosegue Termine – ha rotto l’immobilismo pernicioso di Vivarelli Colonna che, purtroppo, oltre al non fare qualcosa, ha danneggiato le popolazioni che era chiamato ad amministrare».
L’esultanza di Termine e del PD locale
«Oggi viene tolta la Cosap sui passi carrabili agricoli – prosegue Termine – Era uno dei primi impegni presi con gli amministratori del territorio, ed oggi è realtà. Dopo soli pochi mesi la Provincia di Grosseto torna ad avere un presidente attento e competente, che in poco tempo è riuscito a dare centralità al ruolo della Provincia indicando prospettive future e togliendo piccole ingiustizie come il canone della COSAP sui carrabili agricoli, aziendali e a civile abitazione».
«Non tutti i governi delle istituzioni pubbliche sono uguali – conclude Termine – e la differenza è evidente quando si sceglie con le azioni da che parte stare e quali comportamenti avere. Il presidente Limatola è dalla parte dei cittadini. Finalmente sta tornando con insistenza la richiesta di serietà nelle istituzioni riabilitando il valore della capacità di governare la cosa pubblica. Siamo fieri di aver sostenuto Francesco Limatola alla presidenza della provincia di Grosseto. Fieri di portare avanti i volti della serietà e della competenza».
I primi commenti
Claudio Capecchi ed Enrico Rabazzi rispettivamente presidente e direttore della Cia agricoltori, sono tra i primi ad esprimere soddisfazione per la notizia: «Abbiamo speso molte parole e fatto anche delle iniziative per spiegare l’incongruità di questo balzello – commentano – Ringraziamo il presidente della Provincia che ha recepito la nostra richiesta e ha compreso: chi lavora nel settore agricolo non può pagare ulteriori oneri. Una scelta, la sua, che ci conforta perché ci fa capire che, in un momento storico delicato e complicato, le Istituzioni non sono sempre sorde alle richieste del settore primario».
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