Vetrini: «Paolo Indiani era la nostra prima scelta come allenatore» | MaremmaOggi Skip to content

Vetrini: «Paolo Indiani era la nostra prima scelta come allenatore»

Parla il ds del Grosseto: «Bene le critiche, meno la stupidità. Qualcuno ha sentito il peso della maglia. In corsa finché la matematica lo consentirà»
Filippo Vetrini, direttore sportivo del Grosseto
Filippo Vetrini, direttore sportivo del Grosseto

GROSSETO. Su di lui si riversano ondate di critiche, su di lui convergono fulmini e saette, detriti e insulti. La spiaggia di Filippo Vetrini è diventata il luogo dove scaricare delusioni e frustrazioni. Quelle seminate dal Grifone su un territorio delimitato da 29 giornate di campionato dove il sole è comparso raramente in un cielo coperto da 15 pareggi.

Gli ultimi due (Ghiviborgo e Mobilieri Ponsacco) hanno ulteriormente depresso l’ambiente facendo tracimare sui social tutta una serie di accuse indirizzate, direttamente o meno, sulla figura del direttore sportivo, geometra e muratore della rosa biancorossa.

Vetrini: «MI danno fastidio alcune argomentazioni stupide»

«Non sono le critiche a darmi fastidio, anzi quelle fatte con onestà intellettuale sono anche ben accette, bensì la stupidità di certe argomentazioni – dichiara Vetrini – per il resto sono sempre disponibile con chiunque a spiegare, dialogare, sviscerare in umiltà tutti gli interrogativi della piazza».

«Questa rosa non ha nemmeno un anno di vita, si porta dietro i classici, fisiologici problemi di amalgama, che si possono incontrare durante la stagione. Questo il primo punto».

«Senza aggrapparsi a facili alibi si devono mettere in conto l’uscita di scena di uno tra migliori difensori under in circolazione di nome Morelli, quella altrettanto pesante di Arcuri e il brutto infortunio subito da Giustarini. Sulle decisioni arbitrali dico solo che non è vero che a fine campionato torti e favori si equilibrano, e il Grosseto non è stato certamente favorito. Ma è inutile fare l’elenco di episodi contrari».

Cosa non hai capito, o ti è sfuggito, di questo malessere della rosa?

«Alla luce delle tante occasioni fallite mancano maturità e carattere. Il pareggio coi mobilieri, tanto per rimanere nell’attualità, ha influito notevolmente sul percorso. Pianese e Follonicagavorrano giocano insieme da anni, serve pazienza in questo gioco, la solidità dello spogliatoio fa la differenza spostando verso l’alto il rendimento. Lo dico da tifoso amareggiato, da responsabile dico che poteva accadere ed è successo».

Vetrini: «Qualcuno ha avvertito il peso della maglia»

«La nostra rosa è sana ma ha bisogno di assimilare compattezza per non avvertire il peso di questa maglia, che non è una maglia qualsiasi. Qualcuno ha avvertito questo peso a danno del rendimento generale. Le pressioni devono essere contrastate, assimilate e trasformate in energia positiva. Voglio ringraziare la curva nord – prosegue Vetrini – della sua pazienza e calore verso la squadra, è una curva che guarda al progetto, guarda lontano».

«Finché la matematica non dice stop andiamo avanti cercando quelle prestazioni di cui siamo capaci, abbiamo ancora qualche chance. Se andremo ai playoff faremo il possibile per vincerli. La società ha predisposto anche la domanda di ripescaggio, ma a quel punto serviranno gli incastri giusti».

Vetrini: «Il rimpianto? Non aver potuto prendere Indiani»

Il rimpianto maggiore?

«Non avere potuto avere dall’inizio Paolo Indiani, rimasto ad Arezzo. Era la nostra prima scelta».

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