Venator, scongiurati i 41 licenziamenti | MaremmaOggi Skip to content

Venator, scongiurati i 41 licenziamenti

È quanto è emerso dall’incontro di oggi tra azienda e sindacati, che si è svolto nella sede di Confindustria a Grosseto
Lo stabilimento della Venator a Scarlino
Lo stabilimento della Venator a Scarlino

SCARLINO. È durato quasi 4 ore l’incontro tra i sindacati e la Venator di Scarlino, ma alla fine il risultato è stato portato a casa. Non ci saranno, infatti, i 41 licenziamenti annunciati dall’azienda nei mesi scorsi, ma saranno attivati gli strumenti della cassa integrazione e delle uscite volontarie, nei termini consentiti dalla legge.

All’incontro, che si è svolto oggi, 9 novembre, nelle sede di Confindustria a Grosseto, hanno partecipato Cgil, Cisl, Uil, Ugl, Cisal e Rsu aziendale per la parte sindacale, Giovanni Mascagni per Confindustria, mentre per la Venator erano presenti l’amministratore delegato Giovanni Fusco, il direttore delle risorse umane Fabrizio Famà, e il responsabile delle politiche per l’ambiente e la sicurezza, Alessio Cappellini.

Il 23 novembre è previsto un nuovo incontro per definire i termini delle uscite volontarie, mentre nei prossimi giorni saranno attivate le procedure per la cassa integrazione.

Possibile fermo dell’azienda a dicembre

L’azienda, da parte sua, ha annunciato un probabile fermo della produzione per 2 settimane a dicembre. La crisi del mercato del biossido di titanio sul piano internazionale, unita alle questioni specifiche locali, infatti, rendono necessaria la diminuzione della produzione.

Dazzi (Filtem-Cgil): «Incontro positivo ma c’è ancora da lavorare»

Soddisfatto per l’esito dell’incontro il segretario provinciale della Filtem-Cgil, Fabrizio Dazzi. «Avere evitato i licenziamenti collettivi è un risultato importantissimo – ha commentato – anche se restano tutti i problemi legati alla crisi dell’azienda. Rimangono sul campo molti problemi, ma intanto abbiamo scritto due nuove titoli in questa lunga vicenda: cassa integrazione e uscite volontarie»

 

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