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Varianti, il no del Gruppo Misto

Dopo la Commissione saltata lo scorso lunedì, Manni prende le distanze e giudica l’accaduto come una evidente dimostrazione della fragilità maggioritaria del governo della città
Sullo sfondo l'area interessata dalle varianti non ancora votate in 4°commissione consiliare e il consigliere di minoranza Giacomo Manni
L’area oggetto della variante non votata lunedì e il consigliere Giacomo Manni del Gruppo Misto

FOLLONICA. Dopo il mancato svolgimento della quarta commissione consiliare (che si occupa di Pianificazione urbanistica, Ambiente, Mobilità, Politiche energetiche) a causa dell’assenza del consigliere Riccardo D’Ambra, anche il Gruppo Misto interviene sull’episodio.

Cosa c’era in discussione in quarta Commissione

Al centro della discussione che avrebbe dovuto svolgersi il 1ˆ dicembre scorso c’era la variante alloggi che riguardava una lottizzazione, già prevista dalle passate amministrazioni, nell’area compresa tra il centro commerciale di via Massetana e la zona industriale (denominata TR1A). Il progetto prevedrebbe 14.500 metri quadrati per le abitazioni più 6 mila mq per i servizi alla persona (RSA). 

La variante che doveva andare in commissione lunedì scorso riguardava nello specifico l’eliminazione del vincolo che indicava il numero massimo di unità abitative nel numero di 120 e l’inserimento di una superficie minima degli appartamenti stessi. Viene da pensare che per il mercato immobiliare follonichese, i circa 120 mq previsti a suo tempo per ogni unità abitativa, risultino oggi fuori mercato.

Il Gruppo Misto non ci sta

Secondo Giacomo Manni da questo increscioso episodio emergono due aspetti importanti. Il primo e più evidente dei due è che la maggioranza non è compatta sulla variante. Il secondo invece di carattere più politico riguarda l’idea di città che si vuole costruire.

«La città ha perso centinaia di residenti negli ultimi anni, i giovani faticano a trovare casa e la domanda abitativa è profondamente cambiata» – dice Giacomo Manni. «Continuare a proporre interventi edilizi pensati in un altro contesto e per un’altra città non risponde più ai bisogni reali dei follonichesi».

Secondo il rappresentante del Gruppo Misto esistono modelli nuovi già sperimentati con successo in Toscana come
il Fondo Housing della Regione Toscana che sta promuovendo soluzioni innovative in città come Grosseto, Piombino e Pisa attraverso alloggi calmierati, residenzialità mista e integrata, esperienze di co-housing, servizi di prossimità e soprattutto un equilibrio più intelligente tra costruito, qualità della vita e interesse pubblico.

«La variante alloggi che doveva andare in discussione in Commissione, invece, ripropone interventi nati da una pianificazione ormai datata, che non guarda ai nuovi bisogni e non coglie le trasformazioni della città.
Per questo non condivido la direzione proposta e se la maggioranza non ha più una linea propria e si affida alla minoranza per far approvare le sue varianti urbanistiche, beh… è difficile sostenere che ci sia una vera differenza politica».

 

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