GROSSETO. Ultimo giorno di lavoro, oggi 31 gennaio 2023, per quattro operatori della polizia, che da domani sono in pensione. Questa mattina sono stati salutati dal questore, Antonio Mannoni, alla presenza anche del vicario, Antonino de Santis.

A cessare il servizio sono un sostituto commissario coordinatore della polizia stradale, un assistente capo coordinatore della polizia postale, un ispettore superiore della questura che prestava servizio alla divisione polizia anticrimine – ufficio minori e un sovrintendente capo della questura che lavorava al gabinetto provinciale della polizia scientifica.
Il questore ha ringraziato i poliziotti per il lavoro svolto e per il loro contributo per garantire la sicurezza nel territorio provinciale, assicurando loro che anche in pensione continueranno a far parte della grande famiglia della polizia.
Il passaggio del testimone
Sono Carlo Boni, Marina Leuci, Rosella Luciana e Giuliano Montedori i poliziotti salutati martedì 31 gennaio in questura, dove si è svolta una breve cerimonia durante la quale, il sindacato “Equilibrio e sicurezza” ha donato agli agenti un quadretto ricordo, come appunto “Passaggio di testimone”.

L’idea e la realizzazione dell’iniziativa è stata curata dal sindacato che ha raccolto il desiderio di molti e dei tanti colleghi – iscritti e non iscritti di tutta la provincia di Grosseto – nel porgere i saluti di commiato ai colleghi nel loro ultimo giorno di lavoro.
Il testimone scelto da Equilibrio e sicurezza è un quadretto formato A4 realizzato da Dominga Tammone, illustratrice e vignettista, artista molto nota nella provincia grossetana, che ha reinterpretato l’Aquila simbolo della Polizia di Stato, con una tecnica mista digitale e acquerello, posta in rilievo su sfondo blu che richiama il colore istituzionale. Tale lavoro è stato commissionato dall’autrice dell’iniziativa, il sostituto commissario coordinatore Margherita Procopio, segretario provinciale generale di Equilibrio Sicurezza.
«Questo passaggio del testimone effettuato oggi ha creato un legame autentico, vero che rappresenta la fierezza, il coraggio e la dedizione con cui quotidianamente ogni poliziotto difende i diritti e le libertà della società civile – dice Procopio – ed ancora un’altra novità di questo momento è l’annuario dei pensionati contrassegnato dalla frase: “Tutti verranno ricordati ma ognuno per quello che ha lasciato”, documento storico che grazie a Massimo Dolabella, operatore dell’amministrazione civile dell’Interno con la sua bella calligrafia, ha riportato fedelmente i nominativi dei pensionati per essere da tutti ricordati e da chiunque consultato».

nasce dall’idea di Guido Fiorini e Francesca Gori
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