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Un corteo per le vittime delle mafie

Nel trentennale della giornata della memoria in ricordo delle vittime delle mafie, a Grosseto si terrà la manifestazione venerdì 21 marzo
Piazza Duomo e il logo di Libera

GROSSETO. Nel trentennale della giornata della memoria in ricordo delle vittime delle mafie, a Grosseto si terrà la manifestazione questo venerdì 21 marzo: l’appuntamento è per le 10, con il corteo che partirà da piazza Stammati.

In collaborazione con il Comune (che patrocina l’iniziativa), e le scuole cattoliche, la primaria Sant’Anna, la scuola media e licei Chelli, l’associazione Libera, che quest’anno sono i capo fila di una più vasta rete di istituzioni scolastiche e associazioni del mondo del volontariato, che scenderanno in piazza per alimentare il vento della memoria.

Libera-Associazioni è nata nel 1995

Il logo di Libera

Un impegno per diffondere il profumo buono della legalità, della giustizia, della libertà contro ogni forma di coercizione malavitosa, che vede Libera-Associazioni, nomi e numeri contro le mafie promuovere dal 1995 in tutta Italia. Anche Grosseto è in prima fila per non dimenticare tutte le vittime innocenti – forze dell’ordine, magistrati, giornalisti, uomini e donne delle istituzioni, cittadine e cittadini di ogni età – che hanno sacrificato la loro vita per dire no all’illegalità mafiosa, un cancro che mette metastasi nel sistema democratico del nostro Paese, bloccandone il suo sviluppo onesto, giusto, solidale.

«Per noi è davvero un onore essere promotori e direttamente responsabili dell’animazione di questa giornata – hanno detto Paola Biondo e Roberto Gerali, rispettivamente dirigente scolastica delle scuole Chelli e responsabile didattico del Sant’Anna – nel trentesimo anniversario di questa significativa manifestazione, che ha il compito di trasmettere ai bambini e ragazzi nati dopo gli anni dolorosi delle stragi di mafia, chi sono e chi sono stati quelle donne e quegli uomini uccisi dalla violenza mafiosa, pervasiva, invadente, sorda, oscura, troppe volte mimetica, che però lo Stato ha avuto la forza di combattere a viso aperto. Oggi la mafia non è sconfitta: è meno evidente, non compie gesti di eclatante sfida alle istituzioni democratiche, ma è più pericolosa proprio perché più subdola. Per questo non dobbiamo arretrare, anche come istituzioni scolastiche, nel compito di educare le nuove generazioni ad assorbire a pieni polmoni quella cultura della legalità, che è l’unico anticorpo che abbiamo per arginare le corruttele mafiose, che non riguardano, come troppo semplicisticamente si è pensato solo alcune aree del Paese, ma sono anche a casa nostra».

A Trapani La manifestazione nazionale

Quest’anno è la città di Trapani ad accogliere la manifestazione nazionale, ma in tutta Italia o nei giorni immediatamente precedenti o successivi si tengono iniziative che hanno il compito di tenere desta la memoria collettiva del Paese.

Il programma

Da piazza Stammati il corteo fatto di studentesse e studenti di varie età, dai più piccoli della primaria ai giovani che si preparano alla maturità, docenti, rappresentanti di associazioni del territorio, arriverà in piazza Duomo, con i  saluti delle istituzioni, dei bambini delle scuole primarie e i ragazzi della secondaria di primo grado, che deporranno sui gradini del Duomo cartelloni da loro preparati, con slogan, frasi, versi poetici o foto che raccontino il desiderio di coltivare la memoria.

I carabinieri hanno donato l’albero della legalità

Prima della lettura dei nomi di tutte le vittime delle mafie, avrà luogo la consegna, ai dirigenti dell’Istituto Comprensivo Grosseto 4 che ha proposto l’iniziativa, delle scuole Chelli e della scuola Sant’Anna, dell’albero della legalità, che il raggruppamento carabinieri biodiversità ogni anno coltiva utilizzando le talee del cosiddetto “Albero di Falcone”. Si tratta di gemme del ficus macrophillacolumnarismagnoleides che cresce nei pressi della casa del giudice assassinato nel 1992 dalla mafia. Vennero prelevate alcuni anni fa grazie alla collaborazione fra carabinieri, Fondazione Falcone, Comune e Soprintendenza di Palermo e duplicate nel moderno Centro nazionale carabinieri per la biodiversità forestale di Pieve Santo Stefano (Arezzo). Da alcuni anni vengono donate alle scuole legandole ad un progetto di legalità ambientale: “Un albero per il futuro”.

La lettura dei nomi delle vittime delle mafie

Il momento culminante della giornata sarà la lettura, da parte di studenti delle scuole superiori e delle seconde e terze delle medie, dei nomi di donne, uomini, ragazzi e bambini vittime innocenti delle mafie nel nostro Paese.

«La Giornata – ha detto Roberta Giorgi, referente coordinamento Libera Grosseto – ha l’obiettivo di rimettere al centro il valore delle storie delle vittime innocenti e di quanti oggi subiscono la violenza mafiosa e di partire dalla memoria di quelle storie per dare una lettura attuale e approfondita della presenza mafiosa, generando percorsi di partecipazione civile. Per questo motivo è importante, da sempre, il coinvolgimento delle giovani generazioni, e la piazza ne sarà una testimonianza, perché possano raccogliere il testimone dell’impegno civile e della legalità e diventino cittadini consapevoli dei loro diritti e responsabili nelle scelte che determineranno il futuro di una società che auspichiamo più giusta, equa e onesta». 

 

 

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