MARINA DI GROSSETO. Marina di Grosseto è in condizioni disastrose. E qualche asfaltatura qua e là non ha risolto certo il problema. Ci sono strade dove è impossibile camminare, pericolose in auto, terribili in bicicletta o in motorino.
Anche la passeggiata si sta spaccando, in molte zone.
Ogni estate è peggio e tutta la frazione avrebbe bisogno di una profonda ristrutturazione. Da pianificare e realizzare in inverno, quando si svuota.
Con i milioni di euro che il Comune incassa dagli autovelox, in particolare quello di Rispescia, magari qualcosa in più, visto che sono soldi che sarebbero vincolati a interventi legati alla viabilità, potrebbe investire sulla frazione turistica.
Una turista di Pavia, Maria Luisa Donati, 86 anni, che ha la casa a Marina di Grosseto dal primo dopoguerra, che ogni estate viene in Maremma, ci ha portato i figli e i nipoti, ha così deciso di prendere carta e penna e di scrivere una lettera al sindaco di Grosseto.
Disegnando la situazione così com’è. E chiedendo interventi.
«Vergogna, Marina sta diventando un luogo di serie C»
«Vergogna, vergogna, vergogna – scrive -, lasciare al degrado e all’abbandono un luogo come Marina di Grosseto, dotato com’è di una natura unica fatta di un’immensa pineta e di una spiaggia che di anno in anno cresce senza grossi problemi».
«Vergogna perché con poco si potrebbe fare molto per rendere il luogo più accogliente, anche per i giovani sempre in cerca di divertimento».
«Mi dicono di vederla a volte sfrecciare in monopattino sul lungomare; perché non va anche a fare un bel giro per i viali della pineta: strade come via Verdi, via della Gardenia, via Puccini, via del Ciclamino, tanto per dire quelle più vicine a me e che percorro tutti i giorni?»
«Forse la vedrebbero meno persone, ma lì tra un sobbalzo e una buca si accorgerebbe quanto disagio producono ai bambini, agli anziani abili e meno abili, alle carrozzine ed anche alle automobili».
«Per non parlare della pulizia delle strade non più spazzate e lavate come un tempo. Il servizio è pessimo».
«Le do un dato: in via del Ciclamino c’è un cumulo di aghi di pino e lattine vuote (via via tolte, quest’ultime, per la pietà di qualche cittadino) che è lì esattamente dalla primavera del 2023 e lo tengo d’occhio per potere a ragione protestare su una manutenzione del verde e dei beni pubblici di cui si fa tanto parlare, parlare … a vuoto».
Una struttura fatiscente e diroccata da anni in un giardino pubblico
«Tanto che ci siamo parliamo anche dei giardini maltenuti e degradati. Sembrano lande deserte sporche. Anche qui lattine ogni dove. E a proposito del giardino di via IV Novembre, che cosa ci fa quella struttura fatiscente, diroccata, (parla dell’ex Gelolandia, ndr) con addirittura un pino secco caduto sopra il tetto? Per un minimo di decoro urbano dovrebbe essere rimosso immediatamente, invece è lì da anni».
«Insomma, la sua amministrazione che è già al secondo mandato e quindi non ha scuse, mi sembra voglia portare Marina ad un luogo di serie C. Tutto trascurato, anche le transenne di legno della pineta che era stata una bella iniziativa anni fa e le paratie in legno del lungo mare».
Serve una manutenzione annuale sistematica
«Tutto avrebbe bisogno di una manutenzione annuale sistematica e programmata durante i mesi invernali. Non è che il pensiero grossetano è ancora quello espresso nei lontani anni ‘80 da un
maremmano doc: “se non ci viene nessuno meglio: noi stiamo tanto bene da soli”?»
«Quest’anno Marina è in caduta libera. Perfino al mercato c’è stato poco e niente e questa è la dimostrazione che mancano incentivi al turismo e a un soggiorno comodo e rilassato».
«Capisco che bisogna avere un po’ di fantasia per rilanciare un luogo, ma credo che ne varrebbe la pena così come accade in altre regioni che si danno un gran daffare a promuovere le loro bellezze. In fondo gioverebbe anche alle casse comunali».
«Tante altre cose ci sarebbero da dire, ma, per carità di popolo mi fermo qui. Con il rispetto dovuto alla carica di sindaco».
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