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Truffato un anziano su due. Via al progetto di prevenzione

Torna “Over to Over”, il progetto realizzato da Prefettura, Comune di Grosseto, Coeso, forze dell’ordine e Asl ed attuato da Simurg Ricerche
Nella foto da sinistra: il tenente colonnello Matteo Orefice dell'Arma dei Carabinieri, Flavia Martino, psicologa di Simurg Ricerche, Sara Minozzi, assessore al Sociale del Comune di Grosseto, Tania Barbi, direttrice di Coeso Società della Salute
Nella foto da sinistra: il tenente colonnello Matteo Orefice dell’Arma dei Carabinieri, Flavia Martino, psicologa di Simurg Ricerche, Sara Minozzi, assessore al Sociale del Comune di Grosseto, Tania Barbi, direttrice di Coeso Società della Salute

GROSSETO. Il metodo più usato è quello di spacciarsi per incaricati di qualche servizio pubblico: acqua, energia, gas. Un sistema subdolo per entrare nelle case degli anziani e poi derubarli. Ma i truffatori usano anche altri sistemi, sia telefonando, sia attraverso i messaggi web. Vittime sono sempre persone anziane.

Per questo parte la seconda edizione di “Over to Over”, il progetto per contrastare le truffe agli anziani, finanziato tramite il Fondo per la prevenzione e il contrasto alle truffe contro gli anziani del Ministero dell’Interno, e realizzato grazie all’integrazione del lavoro di Prefettura, Comune di Grosseto, Coeso Società della Salute, con la collaborazione delle forze dell’ordine e dell’azienda Usl Toscana sud est ed attuato dalla società Simurg Ricerche.

L’hanno presentata Tania Barbi, direttrice del Coeso, Sara Minozzi, assessore al sociale del Comune, Matteo Orefice, tenente colonnello dei carabinieri e Flavia Martino, psicologa di Simurg Ricerche.

Un’iniziativa, già sperimentata tra il 2021 e il 2022, che ha avuto l’obiettivo di mappare il fenomeno delle truffe ai danni degli anziani sul territorio e di realizzare una campagna informativa per spiegare come, dai tentativi di truffa e raggiro, ci si può difendere e indicare i contatti utili da chiamare in caso di necessità.

Un questionario da compilare

Come per la precedente edizione, infatti, sarà possibile, dal 1° febbraio, per le persone ultrasessantacinquenni, compilare un questionario online anonimo e “raccontare” se si è stati vittime di truffe o raggiri.

I dati serviranno per capire quanto è diffuso questo fenomeno sul territorio, ma anche mappare la bontà degli interventi di prevenzione e informazione che vengono costantemente realizzati dai diversi attori pubblici. Sempre nel mese di febbraio, poi, è previsto un seminario per presentare i dati raccolti con la prima edizione del progetto e dare una serie di suggerimenti utili per sventare ogni tentativo di truffa.

A queste prime due azioni di avvio del progetto faranno seguito una serie di incontri con i soggetti potenzialmente interessati, tenuti dagli esperti delle forze dell’ordine e da una psicologa di Simurg Ricerche, importanti non solo per capire come non cadere “in trappola”, ma anche per superare la vergogna e le difficoltà emotive che, spesso, chi è stato vittima di una truffa prova.

Nei prossimi mesi, quindi, sarà riproposto l’info point itinerante, in luoghi della città particolarmente frequentati: dal mercato settimanale agli uffici postali, passando per gli sportelli pubblici, i centri anziani e altri luoghi di aggregazione, oltre all’organizzazione di incontri informativi e al rafforzamento della rete già presente sul territorio, fatta di soggetti pubblici e privati che possono insieme contribuire a contrastare il fenomeno.

Più di un anziano su due ha avuto un tentativo di truffa

I dati raccolti con la precedente edizione del progetto, che ha coinvolto un campione di 411 anziani grossetani, mostrano che il 54% delle persone over 65 ha subito almeno un tentativo di truffa, ovvero più di un anziano su due; in un caso su quattro la truffa ha avuto successo; in caso di denuncia, il 55% si è rivolto ai carabinieri, seguito dal 27% che ha chiamato un numero di emergenza.

La maggior parte dei tentativi di truffa avviene in casa o in azienda, ma sono segnalate anche pratiche commerciali poco chiare e aggressive. Anche a Grosseto, quindi, il fenomeno è molto diffuso e largamente nascosto.

L’edizione 2021 di “Over to Over” si è sviluppata attraverso nove uscite sul territorio e sei incontri informativi in centri anziani, associazioni di categoria e di volontariato e ha permesso di raggiungere migliaia di potenziali vittime, anche grazie alla distribuzione di materiale informativo e a campagne che hanno fatto ricorso ai media, nuovi e tradizionali. Inoltre, è stato attivato allo sportello Pas di via Verdi a Grosseto, il punto di accesso al sociale, un servizio di supporto per le persone vittime di truffa, per aiutarle a superare gli esiti dell’accaduto.

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